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Colpo milionario al traffico di droga tra Italia-Albania, arrestati 37 narcos

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Colpo milionario al traffico di droga tra Italia-Albania, arrestati 37 narcos. La DIA di Bari e le Autorità Albanesi, con l’ausilio internazionale delle Divisioni Interpol e S.I.Re.N.E. della Criminalpol, dell’Ufficio di Collegamento Interforze di Tirana e della Polizia Albanese hanno dato esecuzione tra Italia e Albania a due ordinanze di custodia cautelare. Trentasette persone ritenute responsabili di traffico internazionale di ingenti quantitativi di droga. Disposto un sequestro dal valore di 4 milioni di euro.

Coordinamento di Eurojust diretto dal membro nazionale italiano. Ordinanze disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e della Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana. Registrata anche con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della DIA di Foggia, Lecce, Bologna, Roma, Napoli e Catanzaro,

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L’OPERAZIONE INTERNAZIONALE

L’esecuzione simultanea dell’operazione internazionale è stata resa possibile grazie alla Squadra Investigativa Comune. Strumento di cooperazione giudiziaria istituito tra la DDA di Bari, la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana ed Eurojust. Ha consentito al personale della DIA di Bari ed alle Autorità Albanesi di effettuare approfondimenti investigativi. Avvalsi inoltre del fondamentale ruolo di coordinamento assicurato dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

DROGA IN ALBANIA AL SUD ITALIA

I provvedimenti sono stati emessi dal GIP presso il Tribunale di Bari, nell’ambito dell’operazione Kulmi, a fronte delle indagini effettuate tra marzo 2017 e gennaio 2019, che hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di 27 soggetti, sia italiani che albanesi, appartenenti ad una potente organizzazione criminale, operante a Bari e provincia, con ramificazioni, oltre che in Albania, in Puglia ed in Basilicata.

La DIA ha monitorato l’approvvigionamento della droga sempre in Albania, il trasporto internazionale, avvenuto sia via mare che via terra. I narcos utilizzando gommoni oceanici per sbarcare lungo la costa pugliese. Il deposito era in provincia di Bari, quindi il trasporto sull’asse Puglia-Italia era effettuato via terra da corrieri italiani con veicoli staffetta. Identificati inoltre anche i destinatari.

LA NOVITÀ DELLE INDAGINI

Novità assoluta di questa indagine è rappresentata dall’attività svolta dagli investigatori italiani direttamente in territorio albanese, con il supporto delle locali Forze Speciali. Quindi arrestata a Saranda di una coppia barese che, per conto dell’organizzazione criminale internazionale, aveva il compito di trasferire a Bari, transitando via mare per la Grecia. Camper turistico “imbottito” di mezza tonnellata di stupefacente destinato al mercato italiano.

KALASHINIKOV E DROGA

Indagini effettuate con intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione, pedinamento e controllo, poi avvalorate dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. Hanno permesso anche di arrestare in mare a Molfetta, con il supporto del Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, due scafisti provenienti dall’Albania con oltre una tonnellata di marjuana. Individuare a Savelletri un deposito all’interno del quale erano custoditi circa 700 chilogrammi di marijuana. Oltre a proiettili per Kalashnikov, centraline elettroniche per autoveicoli, documenti, passamontagna e chiodi in ferro a tre punte. Intercettato a Palagiano un corriere italiano mentre trasportava oltre 6 chili di marjuana destinata al mercato lucane. Arrestate due donne albanesi con oltre 2 chili di marjuana a Bitonto.

CARTE D’IDENTITÀ FALSE

Sequestrate alcune carte d’identità italiane contraffatte in Albania, intestate ad ignari cittadini pugliesi, utilizzate dagli albanesi per espatriare nel Nord Europa. Relativamente a quest’ultimo riscontro è stata eseguita una misura cautelare, agli arresti domiciliari, nei confronti di un appartenente alle Forze di polizia italiane il quale, oltre a concorrere nel reato di fabbricazione di documenti di identificazione falsi, ha illegalmente fornito informazioni attinte dalla Banca Dati del Ministero dell’Interno.

I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice dal Tribunale di Tirana completano le attività investigative patrimoniali e personali. Effettuate in Albania dalla Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana a seguito dell’Operazione Schefi. Il 14 marzo 2018 la DIA di Bari arrestò 43 persone responsabili del reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti dall’Albania all’Italia.

DAL 2015 AD OGGI

La Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il determinante contributo della DDA e della DIA di Bari, hanno raccolto anche gravi indizi di colpevolezza a carico di soggetti albanesi. Tutti appartenenti ad una potente organizzazione criminale, operante in Valona. A seguito di un sequestro effettuato il 10 novembre 2015 in Albania di oltre 800 chilogrammi di marijuana. Droga stipata su un potente gommone oceanico pronto a partire per la Puglia.

Inoltre effettuati accertamenti personali e patrimoniali che, oggi, hanno consentito di arrestare in Albania 10 persone. Nonché di sottoporre a sequestro beni mobili ed immobili, per un valore di oltre 4 milioni di euro tutti nella zona di Valona. Sotto chiave una fabbrica di produzione e commercio di caffè, una società di distribuzione di bibite ed alcolici, un’attività commerciale di prodotti alimentari, un ristorante-bar, 15 appartamenti, un terreno edificabile. Infine 7 autovetture di grossa cilindrata ed un’imbarcazione munita di potenti motori fuoribordo.

IL BILANCIO DEL SEQUESTRO DI DROGA

Nel complesso sequestrate circa tre tonnellate e mezzo di droga tra marijuana, cocaina ed hashish. Sottratte alle associazioni criminali guadagni di oltre 40 milioni di euro per un totale di circa 7 milioni di dosi singole ricavabili dallo spaccio al dettaglio.

Il GIP Giovanni Abbattista del Tribunale di Bari accogliendo le risultanze investigative della DDA, nel riconoscere – tra l’altro – la sussistenza dell’aggravante della “transnazionalità” del reato, ha evidenziato: “Che la Puglia continua a costituire la principale base logistica delle organizzazioni criminali albanesi per smerciare sostanze stupefacenti in tutto il territorio italiano”. 

I provvedimenti cautelari emanati nei confronti di 10 italiani e 27 albanesi, 25 finiti in carcere e 12 agli arresti domiciliari. Manette scattate sono stati eseguiti tra le province di Bari, B.A.T., Roma, Lecce, Matera e Pesaro-Urbino e Albania in esecuzione di un mandato d’arresto internazionale e di un Ordine d’Indagine Europeo.

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