Dopo le prime 5 gare disputate in stagione, il Napoli ha già le idee chiare su chi avrà più spazio nel corso della stagione. Col ritorno nelle Coppe Europee era necessario infoltire la rosa in tutti i reparti come richiesto da Conte. A proposito di ciò la porta azzurra è stata avvalorata con l’arrivo dal Torino di Milinkovic Savic.
Dualismo Meret-Milinkovic Savic: per Conte sono entrambi indispensabili
L’arrivo di un secondo portiere all’altezza era una delle necessità del tecnico pugliese. Sin qui i due azzurri in questione, ovvero Meret e Milinkovic Savic si sono ben divisi il minutaggio. Sono 3 le gare disputate da Meret, con due reti subite, mentre 2 le gare del serbo con tre reti al passivo. Entrambi si stanno rendendo protagonisti di ottime prestazioni, con parate decisive e prestazioni convincenti. Poter disporre di due portieri dal loro spessore deve poter essere un bene per la squadra partenopea, da poter sfruttare come arma a proprio favore.
Le parole dei due portieri: rispetto e aiuto reciproco sono alla base del gruppo squadra
Nelle scorse ore Alex Meret ai microfoni di Sky Sport ha parlato del dualismo col collega ex Toro, esclamando: “Quando il mister mi chiama in causa mi voglio far trovare pronto, abbiamo alzato il livello e ci sarà alternanza tutto l’anno. Con Vanja c’è grande rispetto, ovviamente tutti vorrebbero giocare sempre, però il mister è stato chiaro con noi e ci alterneremo. Spetterà a noi dimostrare chi merita il posto”. Queste dichiarazioni fanno seguito a quelle di qualche giorno fa di Milinkovic Savic che nel post gara di Man City–Napoli. Il serbo aveva dichiarato: “Sono venuto qui per dare il mio contributo, fare cose giuste ed aiutare la squadra. Ho sempre detto di rispettare le scelte del mister, ognuno deve fare il suo e non importa quanto giochi”. Stando a quanto riportato dai due portieri in questione, si respira un’aria serena e tranquilla, dove vige rispetto ed unione di gruppo. Le scelte del mister vengono prima di tutto e sia Meret che Milinkovic Savic avranno il compito di volta in volta di guadagnarsi la titolarità cercando di convincere Conte.


