E’ stato colpito con uno schiaffo e minacciato di non uscire vivo dal campo, un giovane arbitro, reo di aver espulso per doppia ammonizione un calciatore della Boys Melito.
I fatti fanno riferimento all’incontro di calcio Boys Melito-Athletic Panza. Gara valevole per la 15esima giornata del campionato di terza categoria girone A, giocatosi domenica 18 febbraio allo stadio Mimmo Marrone.
Il referto del giudice di gara fa esplicito riferimento agli incresciosi fatti, originatisi al 20′ del secondo tempo con l’espulisone per doppia ammonizione di Gianluca Vitucci, calciatore della squadra di casa.
E’ a quel punto che Vitucci, andando incontro all’arbitro, lo colpiva violentemente con uno schiaffo al volto, facendolo cadere rovinosamente al suolo.
Arbitro minacciato e preso a schiaffi a Melito: partita sospesa
“Dopo essermi rialzato, stordito ed in grave stato di shock, non placandosi gli atteggiamenti intimidatori del calciatori della Boys Melito. Senza che nessuno dei dirigenti mi soccorresse stante il concreto rischio per la mia incolumità fisica, prendevo la decisione di sospendere la gara non essendovi i presupposti minimi per il prosieguo – si legge nel referto arbitrale –Tale scelta, nel mio personale intendimento, era da considerarsi definitiva, con la conseguente conclusione della gara, anche in ragione della sempre maggiore intimidazione subita con frasi del tipo oggi ti fai male”.
Minaccie che proseguivano, al triplice fischio finale, con calciatori e dirigenti locali che circondavano il ‘fischietto’. Intimavano alla ‘giacchetta nera’ di riprendere la gara, dicendo espressamente che “in caso di abbandono del terreno di gioco avrebbero colpito l’arbitro ancora utilizzando espressioni del tipo ora ne hai un altro (di schiaffo) se non fai l’uomo, oppure oggi non è giornata per te”.
Una pagina tristissima di sport, che, in particolar modo in queste categorie, dovrebbe rappresentare soltanto un momento di divertimento e socializzazione, e che invece troppo spesso finisce per essere lo sfogatoio di persone violente e dissennate.