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sabato, Aprile 27, 2024
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Evasione lampo dal carcere di Nisida, i ragazzi erano nel campo da basket

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Evasione lampo nel carcere minorile di Nisida da parte di due detenuti stranieri, che, però, stati bloccati dal personale di Polizia penitenziaria dopo rapide ricerche. Questa la denuncia è arrivata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del vice Coordinatore regionale della Campania per il settore minorile della Campania Federico Costigliola: “Ancora una volta presso l’IPM di Nisida si sono vissute, nel tardo pomeriggio di ieri 21 dicembre, ore di tensione a causa della tentata evasione di due detenuti stranieri. Erano le 18. 30 circa quando è scattato l’allarme dopo che il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio ha notato l’assenza di due detenuti fino a pochi minuti prima presenti al campo di basket dell’Istituto penale per minorenni durante la permanenza all’aria. Attivate subito le ricerche, coinvolgendo tutto il Personale in servizio, nonché anche la Guardia di Finanza presente alle pendici dell’isola, i due ristretti sono stati individuati e catturati proprio nei pressi del comando della Guardia di Finanza verso le 21.30 circa. L’ottima operazione messa in essere dal Personale di Polizia Penitenziaria di Nisida, ha permesso di evitare conseguenze ben più gravi, e per questo, il SAPPE, rivolge a questi ultimi grandi apprezzamenti”.

“MALESSERE DELLA POLIZIA PENITENZIARIA”

Per Costigliola rimane però da: “Riflettere sulla gestione, ormai inadeguata a causa della mutazione dell’utenza ristretta, messa in essere dalla Direzione dell’ IPM di Nisida, che fatica evidentemente a recepire il malessere che sta vivendo tutto il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso detto Istituto, nonché a mettere in essere tutte le opportune prevenzioni/azioni che sia il SAPPE, sia lo stesso Personale di Polizia Penitenziaria, ha più volte suggerito. Restano infatti evidenti le inefficienze strutturali dell’istituto che non permette di garantire sicurezza e contenimento dell’utenza in caso di necessità, se non durante la permanenza dei detenuti al campo di calcio che è opportunamente recintato. Resta anche da capire come sia possibile che da settimane il cancello di accesso all’isola non è funzionante, inefficienza che mette a serio rischio la sicurezza dell’IPM soprattutto nelle ore notturne”.

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Donato Capece, segretario generale del SAPPE, denuncia: “E’ sintomatico che negli ultimi dieci anni ci sia stata un’impennata dei detenuti stranieri nelle carceri italiane, per adulti e minori, che da una percentuale media del 15% negli anni ’90 sono passati oggi ad essere quasi 20mila. Fare scontare agli immigrati condannati da un tribunale italiano con una sentenza irrevocabile la pena nelle carceri dei Paesi d’origine può anche essere un forte deterrente nei confronti degli stranieri che delinquono in Italia. Il dato oggettivo è però un altro: le espulsioni di detenuti stranieri dall’Italia sono state fino ad oggi assai contenute, oserei dire “impercettibili”.

“NISIDA E’ NEL CAOS”

“Il carcere minorile di Nisida è nel caos”, denuncia Capece. “Sembra una polveriera pronta ad esplodere, gli eventi critici accadono con cadenza giornaliera, i detenuti hanno preso il sopravvento e consistente è la carenza di organico. Non a caso, soprattutto, vi è anche l’assurda scelta, in base ad una scellerata legge firmata dall’ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando, di consentire la presenza nelle carceri minorili di adulti dai 18 ai 25 anni”.

Il SAPPE dice veramente basta! Va bene il rischio del mestiere per questo personale di Polizia altamente specializzato nella custodia dei detenuti minorenni, ma a questo punto sta diventando sempre più pericoloso fare questo lavoro senza uomini e mezzi appropriati e senza una formazione adeguata”, conclude.

Il leader del SAPPE torna a denunciare come “Sia stato un grave errore di una politica miope l’innalzamento dell’età dei presenti nelle carceri minorili: oggi, infatti, possono starvi anche donne e uomini di 25 anni. E, come si è verificato oggi, questi maggiorenni si comportano con il personale di Polizia e con alcuni minorenni ristretti con prepotenza e arroganza, caratterizzando negativamente la quotidianità penitenziaria. E la loro ascendenza criminale condiziona tanti giovani, che li vedono quasi come dei miti. Chiedo al Ministro della Giustizia Carlo Nordio di rivedere questa legge e modificarla nel senso che i maggiorenni devono scontare la pena nelle carceri per adulti, e non per minorenni!”.

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