venerdì, Agosto 15, 2025
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La sfida a Google parte da Napoli, un browser etico per combattere il titano americano

Potrebbe essere la sfida di Don Chisciotte contro i mulini a vento oppure la teologica contrapposizione tra Davide e il gigante Golia. Un giovane sviluppatore napoletano ha lanciato un ecosistema digitale etico che rispetta la privacy degli utenti di internet.

Eyed Search funziona in modo simile al competitor californiano, ma con alcune interessanti varianti. E’ proprio il 20enne Carlo Esposito a parlare della sua creatura che punta a sfidare il titano di Larry Page e Sergey Brin: «Si tratta di un browser che non traccia gli utenti e non vende i loro dati. Mostra al massimo 1 o 2 pubblicità per ricerca, legate solo al termine cercato. Se cerchi “cibo per cani”, vedrai annunci solo su quel tema. Nessun tracciamento, nessun profilo utente, totale rispetto della privacy».

Come funziona il modello di intelligenza artificiale di Eyed Search

Eyed Search interpreta il linguaggio naturale e risolve anche equazioni matematiche complesse, incluse quelle trigonometriche. L’intelligenza artificiale è Otus, è presente su Eyed Search ma non è il motore di ricerca poiché sono due prodotti diversi. I modelli e la diffusione generano istantaneamente tutto il testo, migliorando il risultato attraverso iterazioni, non generando la parola successiva come nei modelli auto regressivi

Ci sono anche scorciatoie che permettono agli utenti di cercare direttamente su altri siti. Ad esempio, scrivendo !yt seguito dal nome di una canzone, si viene reindirizzati subito ai risultati su YouTube, evitando passaggi inutili.

Così il modello a diffusione può evitare l’allucinazione o di sbagliare perché attraverso le interazioni cambia tutte le parole, mentre i modelli attuali, ovvero gli auto regressivi, non possono toccare le parole precedenti ma solo quelle successive

Il browser ha schermate informative che appaiono in cima ai risultati per offrire subito le informazioni più rilevanti. Ad esempio, cercando “Katy Perry”, si vedrà una scheda con dettagli presi da Wikipedia, prima dei risultati classici. Ci sono anche i suggerimenti intelligenti che non si basano sulle ricerche degli utenti, ma su un sistema di machine learning che genera suggerimenti in modo indipendente.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.