Nelle ultime settimane la vicende della famiglia del bosco aveva ad ogni modo attirato l’attenzione dei media e della stampa internazionale. Dopo diversi giorni e critiche, i due genitori sono tornarti sulla vicenda e sulla decisione del Tribunale provando in qualche modo a difendersi.
Gli alibi dei genitori
“Siamo grati dell’attenzione che ci è stata riservata ma vogliamo che passi un messaggio chiaro. Ogni nostra scelta, ogni nostro passo è stato orientato al benessere psicofisico dei nostri splendidi bambini. Loro sono stati, sono e saranno il baricentro unico e indiscusso del nostro cammino”. In questa prima parte, i coniugi Trevallion-Birmingham si mettono sulla difensiva provando a smentire di non aver accettato gli aiuti proposti e di avere come unico obiettivo il benessere dei loro figli.
“La difficoltà– continuano i due –nel parlare e comprendere la lingua italiana, in particolare i tecnicismi legati agli aspetti giuridici, ha certamente costituito un problema enorme nella possibilità di interloquire correttamente e di cogliere le dinamiche processuali di e ciò che stava succedendo. Solo due giorni fa, e per la prima volta, siamo stati posti nella condizione di leggere in lingua inglese la ordinanza che è stata emessa e quindi di comprenderla nella sua interezza“. In questo passo la coppia mette in luce un altro aspetto della vicenda: l’incomprensione legata alla lingua. I due infatti non sono italiani. Naturalmente confrontarsi con un codice giuridico così complesso è difficile, specie se non si conosce minimamente la lingua.
L’aiuto delle istituzioni, ignorato o non compreso?
Dopo la problematica linguistica ovviamente sorge sponetaneo un dubbio. La coppia ha deciso volontariamente di ignorare gli aiuti statali e le richeste oppure non è riuscita a comprendere nemmeno quelli? Marito e moglie fanno scudo e decidono di dire la loro sulla questioni aiuti statali, per loro mai rifiutati:
“Continuiamo a leggere su alcune testate giornalistiche che staremmo rifiutando il supporto di istituzioni e privati che mettono a nostra disposizione abitazione alternative. Non è assolutamente vero. Non sappiamo da chi queste notizie siano state veicolate ma è certo che chi lo ha fatto ha posto in essere una condotta scellerata e falsa“.
La fine della replica
La replica del tandem dei boschi si chiude sottolineando la loro piena apprensione delle leggi e del loro fino e obiettivo che condividono.
“Ribadiamo con assoluta fermezza che è falso quanto si dice in ordine ad un nostro rifiuto sull’aiuto offerto dal sindaco e da privati per una abitazione alternativa in attesa della ristrutturazione della nostra casa. Vogliamo concludere ringraziando tutte le persone e tutti i soggetti istituzionali che ci sono stati vicini . Ci auguriamo resteranno vicino a noi con la lealtà e la serenità che sono imprescindibili laddove sono posti in gioco valori primari della vita delle persone“.


