lunedì, Agosto 11, 2025
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Fiamme sul Vesuvio, ferito un volontario della Protezione Civile

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Questa mattina, in via Vecchia Campitelli a Terzigno, durante le attività di bonifica a piedi per lo spegnimento dell’incendio sul Vesuvio, un volontario della Protezione Civile è stato colpito alla testa da un arbusto di medie dimensioni.
Soccorso sul posto e medicato, è stato trasportato in codice giallo all’Ospedale del Mare di Napoli per una distorsione alla caviglia destra, un taglio al collo e dolori alla schiena. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri, cui sono affidate le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

I fronti di Trecase e Torre del Greco

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Notte particolarmente difficile tra via Cifelli (Trecase) e via Resina Nuova (Torre del Greco), dove ieri sera, intorno alle ore 23.30, si è riattivato un incendio. Sul posto è intervenuto il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Raffaele De Luca, insieme a Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, che hanno presidiato l’area per garantire la sicurezza delle abitazioni e di un’azienda pirotecnica situata nelle vicinanze.

Alle ore 2.00 è stato attivato il tavolo di coordinamento presso la Prefettura di Napoli, al quale Raffaele De Luca ha partecipato nella duplice veste di Presidente dell’Ente e Sindaco di Trecase, per coordinare gli interventi necessari alla salvaguardia della pubblica incolumità.

Sono state predisposte barriere d’acqua e, in via precauzionale, a difesa delle abitazioni più vicine. Questa mattina, il Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS) ha comunicato la presenza di un fronte attivo di circa un chilometro all’interno della Riserva Tirone – Alto Vesuvio. Una nota positiva: nella zona della Valle dell’Inferno e lungo il sentiero n. 1 la situazione risulta, al momento, sotto controllo.

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La procura di Nola ha aperto un fascicolo. Al momento i vigili del fuoco non hanno trovato tracce di inneschi dolosi ma, prima che sulle eventuali responsabilità, ci si concentra ovviamente sullo spegnimento. Sembra difficile che un incendio di queste proporzioni – tre chilometri il fronte del fuoco, oltre 500 gli ettari distrutti – non sia dovuto alla mano dell’uomo.  

Sono ancora tre i fronti di fuoco attivi nel Parco nazionale del Vesuvio: la valle del Gigante in direzione del Monte Somma, dove stanno già operando i mezzi aerei Canadair; a sud del cratere del vulcano operano elicotteri della protezione civile regionale; nella zona del Vicinale, dove la scorsa notte è ripreso l’incendio a causa del vento, si sta operando via terra.

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