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Funerale di Maria Brigida a Melito, uccisa dal suocero. Il parroco: “Il mondo è impazzito”

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È il giorno dei funerali per Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane, i due cognati uccisi a Sant’Antimo giovedì 8 giugno, a pochi minuti di distanza uno dall’altra, dal suocero Raffaele Caiazzo. Alle 12.30, nel santuario di Sant’Antimo prete e martire, sono state celebrate le esequie di Luigi, che aveva 29 anni ed è stato ammazzato in strada, mentre era appena sceso di casa per andare al lavoro come operaio.

I funerali di Maria Brigida sono celebrati, invece, presso la chiesa Santa Maria delle Grazie in piazza Santo Stefano a Melito, nell’area nord di Napoli, comune del quale era originaria la giovane mamma. Il Comune di Melito – che è commissariato – non ha concesso l’autorizzazione al corteo funebre dalla casa della famiglia alla chiesa, per motivi di pubblica sicurezza.

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Applausi scroscianti all’entrata in chiesa del feretro.. Parenti e amici sono tutti con la maglietta con il volto della ragazza e la scritta Giustizia.

L’omelia del parroco don Italo Mastrolonardo: “Questo mondo non lo si capisce più, sembra essere pazzo dove la vita sembra non avere nessun significato. Le magliette bianche con il volto di Maria Brigida e la scritta Giustizia è un inno alla vita, un dono che nessuno può strappare. Sembra di nuovo Caino che uccide Abele. Ancora una volta un nuovo che si avventa su due giovani vite. Il dolore dei parenti e degli amici è pietrificato, sembra vivere un incubo. Come si può uccidere una vita in modo pianificato? È la pazzia del mondo. Ci vuole poco per volersi bene, non sappiamo cosa succede in questa scatoletta dell’uomo che è il cervello. È qualcosa di indescrivibile e indicibile. Ai parenti: sarete solo con il vostro dolore, chi può se non Dio di entrare nel vostro cuore? La morte non vince l’amore. Dopo la morte tutto inizia il dialogo, fanno bene i parenti a parlare con i morti. Cari mamma, papà, zii, parenti, Maria Brigida non c’è più ma prega per voi e con voi. Non finirà mai di essere madre, sorella, figlia. Ci sofferenza per queste bambine, lo so maa vita continua. Il vostro dolore, cari parenti, è composto. È bella questa vostra dignità. Nessuna vita può essere tolta in modo così violento”.

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatinohttp://InterNapoli.it
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale, della cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore. Vincitore di diversi premi giornalistici locali e nazionali, sono mosso sempre dalla curiosità: il vero sale di questo mestiere.