“Sentirsi senza toccarsi. Ecco come le anime fanno l’amore mentre i corpi sono altrove”. Con una frase di Charles Bukowsky, Giovanni Sarnataro ha voluto dare il suo addio a sua moglie. Maria Immacolata Marrazzo, avvocato civilista di 43 anni originaria di Torre del Greco, è stata inghiottita dal muro d’acqua piovuto giù dalle gole del Pollino, nell’alluvione di acqua e fango nel quale si è trasformato il fiume Raganello. Dieci le vittime, tre di origine campana: oltre a Imma, ci sono anche Carmen Tammaro e Antonio Santopaolo, marito e moglie di Qualiano, amici intimi dei Sarnataro-Marrazzo.
I loro figli – Angela 12 anni, Mario 10 anni, entrambi ricoverati ma fuori pericolo – sono salvi per miracolo. “Sentirsi senza toccarsi. Ecco come le anime fanno l’amore mentre i corpi sono altrove”, scrive l’avvocato affidando a Facebook tutto l’amore, il dolore e l’angoscia che prova, che sa.
I funerali di Imma Marrazzo si terranno giovedì a Torre del Greco nella Basilica di Santa Croce, la stessa chiesa che venerdì scorso ha ospitato le esequie di Matteo Bertonati, Antonio Stanzione, Gerardo Esposito e Giovanni Battiloro, i 4 amici di Torre del Greco rimasti uccisi nel crollo del ponte Morandi a Genova.
«Era una bravissima donna, sono addoloratissimo: esprimo vicinanza alla famiglia e resto a disposizione per fornire supporto morale e materiale. Abbiamo subito contattato l’Unità di crisi e sperato che stavolta non finisse come a Genova. Ma purtroppo è andata così», racconta provato il sindaco Giovanni Palomba, fin dalle prime luci del giorno attivo in questa sciagura, così come lo era stato nel caso del viadotto ligure.