GIUGLIANO – Una strada, già di per sé mal ridotta, completamente in balia dei rifiuti abbandonati dagli incivili. Se c’è un posto che racchiuda al meglio il concetto di degrado, questa è sicuramente via Antica Giardini. Situata nei pressi della Gb Futura, l’arteria di pertinenza regionale costeggia alcuni parchi residenziali come Parco 2000 e Parco delle Rondini. Un’area senza alcun tipo di controllo: non c’è una telecamera di videosorveglianza, le recinzioni sono parziali ed è facile per chiunque giungere in via Antica Giardini e abbandonare i rifiuti senza essere visti. «Ed è proprio quello che succede da tanto tempo – spiegano ad Internapoli.it i residenti del posto – I camion per molto tempo hanno scaricato qui i loro materiali di risulta, chissà ora cosa c’è nel terreno visto che la bonifica mai viene eseguita». Ad essere pignoli, chiamare strada via Antica Giardini è in realtà un eufemismo. Non c’è asfalto e non ci sono vere protezioni, solo terreno che diviene fanghiglia dopo i piovaschi mischiandosi ai laghi artificiali che rendono praticamente impossibile sia il passaggio pedonale che veicolare.
LE INTERVISTE
Anche per noi di Internapoli.it., nella giornata di raccolta della lamentela dei residenti e la denuncia dell’associazione Polis attenta sulla vicenda, è stato davvero difficile giungere e girare il posto senza il rischio di cadere nelle enormi pozzanghere. Rosario, residente nel parco delle Rondini, rappresentante delle istanze delle oltre 100 famiglie di via Antica Giardini, ricorda: «Già 3 anni fa segnalammo alla Regione Campania, risultata essere la proprietaria della strada, dello stato in cui versava il posto. La società Campania ambiente è arrivata qui e recintato parte dei terreni. Ma quelli di proprietà privata sono ancora incustoditi e neanche curati. E, giorno dopo giorno, chiunque arriva qui e sversa i rifiuti. Qualcuno siamo riusciti ad individuare, ma non basta».
La situazione più tragica però è quella di pochi metri più avanti ai principali ingressi dei parchi di via Antica Giardini. Al di sotto del ponte dell’Asse Mediano, lo scenario è qualcosa di desolante. Grossi bustoni neri, scarto di materiale lavorato, bidoni di vernice, eternit ed amianto. Una vera e propria bomba ecologica, che rischia di far ammalale i residenti, anche per la presenza dei topi. «Le autorità ambientali e gli organi preposti intervengano È impossibile che nel 2018 ci siano ancora queste cose – aggiunge Rosario – Che cosa aspettano, che ci ammaliamo di cancro? Lanciamo loro un appello: si impegnino immediatamente per la pulizia dell’area, la messa in sicurezza e attivino i controlli».
LE FOTO DEL DEGRADO