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Giugliano, revocati i domiciliari a 4 dipendenti infedeli della Teknoservice

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Il GIP del Tribunale di Napoli Nord, accogliendo le richieste degli avvocati Paolo De Angelis e Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari, rimettendoli in libertà (senza alcun obbligo) i 4 dipendenti “infedeli” della Teknoservice, accusati di peculato, per aver sottratto i rifiuti dall’isola ecologica di Via Selva Piccola. Si tratta di Gennaro Fusco, Francesco Guarino, Francesco Melodia e Pasquale Ferraro. 

Accordo tra ‘Tonino svuotacantine’ e gli addetti all’isola ecologica: “Guadagni fino ai 500 euro al giorno”

L’indagine è partita in seguito ad un altro procedimento penale, avente ad oggetto l’occupazione abusiva del condominio “La Rinascita”, situato a Giugliano in Campania, in via Bosco a Casacelle n. 25, nonché probabili episodi estorsivi, commessi ai danni dei relativi o aspiranti occupanti. La captazione delle utenze monitorate in quel procedimento, tuttavia, ha fatto emergere gli episodi di reato. Dall’ascolto delle conversazioni captate sull’utenza in uso a Galdieri Antonio emergevano frequenti contatti con Guarino Francesco e Fusco Gennaro, entrambi dipendenti della citata isola ecologica. Veniva, quindi, disposto il monitoraggio video dell’isola ecologica di via Selva Piccola e l’identificazione degli indagati.

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Antonio Galdieri, alias “Tonino 23”, svolgeva l’attività di “svuota cantine” e gestiva un’impresa di fatto dedita alla cernita, recupero e smaltimento di rifiuti.
Dalle indagini è emerso che Galdieri intrattemeva, in prima persona, rapporti con i dipendenti dell’isola ecologica, versando loro somme di denaro tutte le volte che questi lo contattano per comunicargli di avere la disponibilità di rifiuti “nobili”. Questa attività consentivano a Galdieri di guadagnare, attraverso la successiva vendita dei materiali che compongono tali rifiuti, una somma che variava “tra i 200 e 500 euro al giorno”, come emerso nel corso dell’attività tecnica di intercettazione dell’utenza telefonica a lui in uso. Rispetto al fratello Luigi, Antonio occupava una posizione di predominio: il primo, infatti, si recava all’isola ecologica solo quando espressamente autorizzato dal secondo e non ha facoltà di pattuire le somme di denaro da versare ai dipendenti infedeli.

Più nel dettaglio, dalle indagini si evince che, quando hanno il possesso di rifiuti “nobili”, Guarino Francesco, Fusco Gennaro e Melodia Francesco contattano telefonicamente Galdieri e gli chiedono di raggiungerli nel più breve tempo possibile. Quando Galdieri è impossibilitato, egli delega suo fratello Luigi, garantendo anche economicamente per lui nei confronti dei dipendenti infedeli qualora egli non possieda la quantità di denaro necessaria da consegnare per poter caricare.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma