“Impagnatiello voleva provocare l’aborto e non causare la morte di Giulia. La sua condotta è stata grossolana e maldestra”. Questo si legge nella memoria della difesa di Alessandro Impagnatiello, riportata da Quarto Grado, depositata nei giorni scorsi in vista del processo d’appello che inizierà mercoledì mattina.
Il legale di Impagnatiello vuole a far cadere le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, riconosciute dai giudici di primo grado che lo hanno condannato all’ergastolo per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano. La ragazza di Sant’Antino è stato uccisa a Senago la sera del 27 maggio 2023 con 37 coltellate.
Chiara Tramontano presenta il libro su Giulia: “Mia sorella non è un simbolo ma una persona”
Chiara Tramontano presenta a Napoli, il libro “Non smetterò mai di cercarti – Ogni parola è un passo verso di te, Giulia”. Con la famiglia e tutte le persone amiche che conoscevano Giulia si prova ad andare avanti nel suo ricordo. Si racconta che Giulia era e resta una persona, non il caso mediatico. Giulia Tramontano è stata uccisa dal compagno mentre aspettava il suo bambino, Thiago, al settimo mese di gravidanza.
Chiara Tramontano racconta del suo rapporto anche conflittuale con la sorella: dalla scaramuccia del chiodo da adolescenti al poco dialogo rispetto alla relazione con quell’uomo che poi, ha rivelato indossare una maschera. Il rammarico, forse, più grande di Chiara Tramontano è l’aver smesso di ascoltare perché non condivideva le scelte della sorella. Da questa tragedia ha imparato che nonostante alcune decisioni non si condividano, i rapporti non si chiudono.
Chiara Tramontano presenta il libro su Giulia: “Mia sorella non è un simbolo ma una persona”