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martedì, Aprile 23, 2024
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Da Napoli a Riccione per scippare un orologio da 50mila euro, preso 25enne dei Quartieri Spagnoli

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Era l’11 agosto scorso e insieme ad altri 4 complici si era reso protagonista di una rapina a Riccione. Ora è in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria ed è stato arrestato dai Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli centro. Si tratta di Giuseppe Di Matteo, 25enne dei Quartieri spagnoli.

Partiti da Napoli, si erano mimetizzati tra la folla della movida romagnola per un solo obiettivo: orologi di valore. Il bottino parlerà di un orologio da 47mila euro e di una vittima – un turista straniero venuto in Italia con la moglie a passare le vacanze.

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Le indagini dei Carabinieri coordinate dalla Procura del Tribunale di Rimini avevano permesso di identificare i 4 indiziati e le manette che sono scattate il 22 giugno scorso. Al blitz erano però fuggiti il 25enne e un altro complice ma i Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Centro erano sulle sue tracce. Monitorata la sua abitazione e i luoghi principalmente frequentati, i militari lo stavano braccando. Trovato poco dopo la mezzanotte, il 25enne era a Piazza Trieste e Trento in discesa verso via San Carlo a bordo di un’auto guidata da un 30enne napoletano pluripregiudicato. I carabinieri lo hanno riconosciuto e sono riusciti a bloccare il mezzo. Arrestato, l’uomo è stato trasferito in carcere mentre per l’autista dell’auto una denuncia a piede libero per il reato di favoreggiamento personale.

Napoletani in trasferta tentano lo scippo, cadono dallo scooter e rischiano linciaggio dalla folla

Grazie alla visione delle numerose telecamere cittadine, i militari sono riusciti a ripercorrere tutte le fasi della tentata rapina, arrivando a individuare non solo i due autori materiali del colpo, ma anche un terzo indagato e ulteriori due persone, ritenute coinvolte nei fatti e ad oggi indagati a piede libero.

In pieno viale Ceccarini, due dei presunti rapinatori a bordo di uno scooter avevano tentato lo strappo del prezioso orologio, ma la vittima aveva fatto resistenza e per evitare il linciaggio della folla avevano lasciato a terra lo scooter scappando a piedi. Un tentativo di rapina maldestra terminato con l’abbandono del mezzo che ha poi permesso ai carabinieri di recuperare effetti personali e documenti dei due presunti autori. Inoltre i filmati degli impianti di videosorveglianza hanno consentito di dare un volto ai complici e di ricostruire nello specifico i ruoli e la dinamica.

Grazie alla visione delle numerose telecamere cittadine, i militari sono riusciti a ripercorrere tutte le fasi della tentata rapina, arrivando a individuare non solo i due autori materiali del colpo, ma anche un terzo indagato e ulteriori due persone, ritenute verosimilmente coinvolti nei fatti e ad oggi indagati a piede libero. In pieno viale Ceccarini, due dei presunti rapinatori a bordo di uno scooter avevano tentato lo strappo del prezioso orologio, ma la vittima aveva fatto resistenza e per evitare il linciaggio della folla avevano lasciato a terra lo scooter scappando a piedi.

Un tentativo di rapina maldestra terminato con l’abbandono del mezzo che ha poi permesso ai carabinieri di recuperare effetti personali e documenti dei due presunti autori. Inoltre i filmati degli impianti di videosorveglianza hanno consentito di dare un volto ai complici e di ricostruire nello specifico i ruoli e la dinamica.

Un’azione rocambolesca messa in atto in pieno viale Ceccarini, allorquando i due indiziati – a bordo di uno scooter scuro – hanno avvicinato da tergo il turista mentre, in compagnia della moglie, passeggiava tra le vie del centro. Quindi il tentativo di strappo del prezioso orologio e subito dopo una violenta colluttazione con la vittima, che ha costretto i due individui a risalire in fretta e furia sullo scooter per darsi alla fuga. Poi l’inaspettata reazione di alcuni passanti che, attirati dalla scena violenta, si sono lanciati a bloccare i due rapinatori fino a farli cadere dal motociclo. Vistisi alle strette, i due soggetti hanno abbandonato il mezzo e si sono dileguati a piedi riuscendo, almeno momentaneamente, a far perdere le loro tracce.

I militari, infatti, appena giunti sul posto, hanno sequestrato il motoveicolo ed eseguito tutti i rilievi del caso, nonché un’accurata perquisizione che ha consentito di recuperare gli effetti personali ed i documenti dei due presunti autori, normalmente conservati sotto la sella dello scooter. (A nulla è valso – se non ad aggravarne la posizione – il tentativo dei due soggetti, qualche giorno dopo il fatto, di presentarsi presso una Stazione Carabinieri nel napoletano, denunciando un’aggressione subita in viale Ceccarini da alcuni sconosciuti nonché di aver patito il furto dei propri documenti di riconoscimento).

Da quel momento, agli investigatori è bastato poco per risalire all’identità dei due presunti responsabili per scoprire in quale struttura avevano alloggiato e chi si trovava in loro compagnia. Tutte informazioni che, una volta acquisite, sono state incrociate con i filmati degli impianti di videosorveglianza, che hanno poi consentito di dare un volto ai presunti complici e di ricostruire nello specifico i ruoli da questi assunti nella dinamica, dall’individuazione della vittima al suo pedinamento.

Al termine dell’operazione, gli arrestati sono stati trattenuti presso il carcere del capoluogo campano.

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