I Contini pretendevano una quota del denaro che un albergatore napoletano percepiva dalla Regione Campania per ospitare i rifugiati. Lo ha reso noto il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, nel corso di una conferenza stampa sul maxi blitz interforze eseguito oggi nei confronti di un centinaio di presunti affiliati alla cosiddetta Alleanza di Secondigliano.
Questo dimostra, ha detto ancora il questore di Napoli, «l’agilità del clan, in grado di sfruttare a proprio favore anche i flussi migratori». A questo particolare business, ha detto ancora Giuliano, era deputata una frangia del clan Contini.
Tra i business che secondo la Procura erano gestiti dall’Alleanza c’era anche quello delle truffe assicurative.
Di fatto sono stati ricostruiti gli assetti gerarchici interni all’Alleanza di Secondigliano e sono stati documentati i numerosi reati commessi dagli affiliati, indicatori della pervicace capacità di intimidazione esercitata sul territorio e, in alcuni casi, anche di ingerenza all’interno di strutture pubbliche.