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Grave lutto per Francesco Nozzolino, è morto il papà Eduardo: “Ora sono solo”

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Francesco Nozzolino, volto del programma Avanti un altro dove interpreta XXXL, sta affrontando un grande dolore: la morte del padre, Eduardo, a soli 76 anni, venuto a mancare lo scorso 28 ottobre.

I due erano molto legati e vivevano insieme.

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Grave lutto per Francesco Nozzolino, è morto il papà Eduardo: “Ora sono solo”

A Fanpage, Nozzolino ha raccontato cos’è successo: “Mio padre è morto tra le mie braccia, è l’unica cosa che mi dà conforto. Quella mattina l’ha passata con me e con i miei cugini. È una consolazione che non sia morto da solo. Nonostante sia stato traumatico e scioccante, è stato fino all’ultimo con le persone che amava, soprattutto con me. In questo momento di sofferenza ho avuto accanto i miei amici, i miei cugini. Sono stati tutti carini con me. Ho cercato conforto nella pace dei miei cari. Piango perché non vederlo in casa è veramente brutto. Ora sono davvero solo. Il mio papà non c’è più. La casa è vuota. Sono sempre stato accanto a lui. Ora devo diventare grande, dovrò rimboccarmi le maniche”.

Nozzolino ha perso la sua mamma nel 2011, in una recente intervista ha rivelato che aveva cercato rifugio da quel dolore nel cibo: “Sentivo un vuoto enorme che ho cercato di riempire come potevo. Il cibo è diventato una compagnia, un conforto, qualcosa che mi faceva sentire pieno in un momento in cui mi sentivo vuoto in tutto il resto. Cucinavo a tutte le ore del giorno e della notte, con abbuffate in solitudine mentre fuori cercavo di sembrare sereno”.

L’uomo era diabetico, la mattina della sua morte aveva una visita dal podologo. “Era vigile, cosciente, sereno. Conversava con noi. Siamo andati dal podologo e lui scherzava, faceva battute al dottore perché non concepiva di essere malato diabetico, anche se era così”. Però Francesco si era reso conto che c’era qualcosa di diverso in lui: “Ho notato che era stanco, pallido, era da un po’ che mangiava pochissimo o addirittura rifiutava il cibo. Quella mattina traballava, non riusciva a mettersi le scarpe e mi aveva chiesto: ‘Mi aiuti?’”.

“Pensavo fosse stanco per via di un’ulcera al piede”

Nozzolino pensava che la sua stanchezza fosse dovuta a “un’ulcera al piede che si stava ingrandendo. Vedendo la ferita, il podologo ci ha consigliato di andare all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, dove avrebbero potuto fare un tampone al piede di mio padre per capire bene che infezione avesse. Abbiamo deciso di andarci subito. Ci siamo messi in macchina e lì ha ripreso a ridere e a scherzare, come se niente fosse”.

Si stavano recando dentro l’ospedale quando il signor Eduardo si è fermato: “Sentivo la mano che si chiudeva con forza attorno al mio braccio, come se fosse l’ultima volta. Poi si è accasciato addosso a me. Non parlava. Ha avuto un collasso. È stato bruttissimo. Non riuscivo a sorreggerlo. La guardia mi ha detto: ‘Mettilo a terra e non toccarlo’. Respirava a fatica. Era pallidissimo, quasi giallo. Ero nel panico, ho chiesto aiuto”.

Dal nosocomio è uscito un infermiere che gli ha fatto un massaggio cardiaco. “Lo vedevo a terra, mentre si raccoglieva una folla attorno a noi. L’infermiere continuava a fare il massaggio cardiaco. Sembrava anche che papà reagisse. È arrivata l’ambulanza con altri medici che hanno portato l’ossigeno e il defibrillatore. Gli hanno messo i tubi in gola, hanno preparato il defibrillatore. Ci dicevano: ‘Sta per partire, spostatevi tutti’”.

“Avevo ancora un briciolo di speranza che potessimo uscire da lì e che fosse un brutto sogno. Invece niente, a un certo punto ho visto che l’infermiere che era stato il primo a soccorrerlo piangeva. In quel momento ho capito che non ce l’aveva fatta”, ha concluso Francesco.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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