“Una vera e propria confederazione di più gruppi criminali, composti prevalentemente da giovani dall’indole violenta assetati di facili guadagni”. Così i magistrati antimafia hanno denominato il sistema dei Quartieri Spagnoli, sgominato da polizia e carabinieri in una maxi operazione che ha portato all’arresto di 53 persone lo scorso maggio. La confederazione era composta da un triumvirato criminale con a capo Antonio Esposito detto “ O’ figlio do pallino”, Vincenzo Masiello, detto “ O’ cucù” e Edoardo Saltalamacchia , i quali, a capo dei rispettivi gruppi , oltre a gestire le loro attività nel settore degli stupefacenti, controllavano la zona dei Quartieri Spagnoli. L’inchiesta svelò che i tre leader, tramite i propri canali, anche in comune tra loro, si rifornivano di droga, sia per le proprie piazze di spaccio, che per approvvigionare le altre piazze che operavano nella zona dei Quartieri Spagnoli, così da percepire anche i guadagni sul “passaggio di droga”. Per gli indagati di quella vicenda la Procura ha chiuso le indagini preliminari ottenendo il giudizio immediato per gli oltre cinquanta ras e gregari dei tre gruppi. Il prossimo 28 novembre gli imputati potranno chiedere il rito abbreviato. Sono gravemente indiziate, a vario titolo, quindi, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, ricettazione e detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.
Guerra ai Quartieri spagnoli, subito a processo ras e gregari del maxi clan dei vicoli
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