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venerdì, Aprile 19, 2024
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Cinque panetti di hashish in casa, scarcerato: per lui obbligo di firma

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Arrestato perchè trovato in possesso di cinque panetti di hashish e metanfetamine. Con queste accuse era finito in manette il 45enne Mario Volpe: ad arrestarlo i carabinieri della tenenza di Casalnuovo. I militari dell’Arma hanno perquisito la sua abitazione e lì hanno trovato e sequestrato 5 panetti di hashish per un peso complessivo che supera i 5 chili. Rinvenuto anche un involucro con all’interno 11 grammi di marijuana. All’esito e per effetto dell’udienza di convalida, nonostante il pubblico ministero avesse chiesto per lui il carcere, il difensore di Volpe, l’avvocato Salvatore D’Antonio, è riuscito ad ottenere dal gip presso il Tribunale di Nola, per la posizione del proprio assistito, la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

 

L’articolo precedente. Droga all’Arenaccia, scarcerato parente del ras dei Contini

Se l’è cavata con un obbligo di firma Giuseppe Muscerino, il 25enne arrestato al Vasto-Arenaccia dagli agenti del locale commissariato. Il ragazzo è nipote di Antonio Muscerino, storico ras dei Contini, gruppo egemone nella zona. Muscerino junior era stato arrestato dai poliziotti due giorni fa quando, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato nei pressi di un edificio di via Sant’Attanasio un uomo che, in cambio di una banconota, ha scambiato qualcosa con un giovane a bordo di uno scooter che si è poi allontanato facendo perdere le proprie tracce. I poliziotti sono intervenuti per bloccare l’uomo il quale, alla loro vista, si è dato alla fuga rifugiandosi in un appartamento dello stabile (di proprietà dello zio) ma è stato raggiunto e trovato in possesso di cinque involucri contenenti cocaina per un peso di 2,3 grammi circa e 605 euro. Il 25enne era così finito in manette: il pubblico ministero aveva chiesto per lui la custodia in carcere ma in sede di convalida il gip ha riqualificato il fatto come quinto comma e cioè come ipotesi lieve comminandogli l’obbligo di firma e scarcerandolo: a prevalere le argomentazioni del legale di Muscerino, l’avvocato Michele Caiafa, che è riuscito ad ottenere per il suo assistito una misura ben più lieve.

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