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mercoledì, Maggio 8, 2024
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«Il fratello gli fece fare tarantelle», restano in carcere i killer di Emanuele ‘Pisellino’

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Restano in carcere Nicola ed Antonio ‘Anthony’ Spina, i due fratelli del Conocal ritenuti responsabili dell’omicidio di Emanuele Errico ‘Pisellino’, ucciso per contrasti nella gestione del ‘fondo cassa’ inerente i reati predatori nella zona est di Napoli. Un omicidio a cui ha fatto poi seguito la fuga dei due fratelli che hanno sparato contro il 19enne perchè quest’ultimo, il giorno prima di morire, aveva incendiato gli scooter appartenenti ai due provocando un incendio di modeste condizioni che ha costretto i residenti di una palazzina del Conocal a sloggiare.

Nelle intercettazioni ‘captate’ dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli sono emersi particolari importanti riguardo il ruolo dei due e i malumori di alcuni parenti degli Spina nei confronti del più piccolo, Anthony. Il padre dei due fratelli è particolarmente severo con Nicola, il più grande, reo di essere «scappato in Calabria e si è portato tutti i soldi senza pensare a nessuno». Ancora più severo il giudizio della suocera del 22enne che, in un’altra intercettazione, invita la figlia a pensare a se stessa e a lasciar perdere il marito avanzando sospetti sul ruolo ricoperto dal fratello più piccolo nell’agguato:«Si sono cacciati in un guaio grosso. Era meglio che Nicola diceva dal primo momento: è suc cesso, è stato uno sbaglio, non sono stato io. Non lo pensasse al fratello perché è il fratello secondo me che gli ha fatto fare tarantelle».

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