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Il “Maradona” fa acqua da tutte le parti, piove in testa ai tifosi durante il match col Qarabag

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Assistere ad una partita di calcio al Maradona sta diventando, da un po’ di tempo a questa parte, una vera e propria avventura.

E non parliamo, in questo caso, di avventure positive legate ai risultati sportivi del Napoli: bensì di quei tanti, troppi problemi legati all’impianto di Fuorigrotta che stanno provocando forti disagi ai tifosi sugli spalti e che fanno, tristemente, ritornare alla mente le recenti dichiarazioni del patron azzurro Aurelio De Laurentiis, che definì lo stadio “un semi-cesso”.

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Il “Maradona” fa acqua da tutte le parti, piove in testa ai tifosi durante il match col Qarabag

La pioggia si è resa protagonista della giornata di ieri, martedì 25 novembre, e per quasi tutta la durata del match tra Napoli e Qarabag, valido per la quinta giornata della League Phase della Champions League e che ha visto i ragazzi di Conte trionfare per 2-0 sulla formazione azera. Partita bagnata, partita fortunata verrebbe simpaticamente da dire, ed è quello che è avvenuto sul rettangolo di gioco, ma lo stesso non si può dire degli spettatori in tribuna al Maradona, che ieri hanno avuto un’altra dimostrazione di come l’impianto sia ormai vecchio, fatiscente e da ristrutturare al più presto.

Come testimoniato da un tifoso attraverso un video pubblicato su TikTok nonché dalla testata “Spazio Napoli” attraverso alcune foto condivise su Instagram, a causa della forte pioggia si sono verificate pesanti infiltrazioni all’interno dello stadio, in particolar modo nella zona dei Distinti superiori ed inferiori, con gli spettatori costretti ad aprire gli ombrelli nonostante, almeno in teoria, avrebbero dovuto stare sicuri al coperto.

E già nel pre-gara si erano verificati disagi: alcuni giornalisti hanno testimoniato di essere rimasti per diverso tempo bloccati in ascensore e che, dalla copertura al di sopra della tribuna stampa, l’acqua si infiltrava all’interno mettendo a rischio le postazioni pc, che sarebbero potuti saltare generando potenziali corti circuiti, e quindi degli stessi giornalisti.

Il Comune di Napoli boccia il progetto di ADL al Caramanico e prende tempo

La stabilità del Maradona si è rivelata, ancora una volta, precaria: le infiltrazioni d’acqua all’interno delle tribune sono un chiaro sintomo di scarsa manutenzione dell’impianto e ciò mette a rischio, di partita in partita, l’incolumità dei tifosi. Tifosi che, spesso e volentieri, sono costretti a pagare biglietti anche molto costosi per poter vedere il Napoli allo stadio.

La volontà di ADL di realizzare un nuovo impianto lontano da Fuorigrotta e a spese del Calcio Napoli è ormai nota da tempo: come zona era stata individuata Poggioreale, precisamente nei pressi del mercato del Caramanico, ma l’ipotesi è stata bocciata dal Comune di Napoli, che ha preso tempo. Il masterplan relativo ai lavori di ristrutturazione dell’impianto è stato redatto a fine ottobre scorso, con i lavori che dovrebbero essere approvati entro giugno 2026 e partire entro l’inizio del 2027, in vista degli Europei del 2032.

Ma intanto resta il presente, e l’unica cosa nota è che il Maradona fa letteralmente acqua da tutte le parti. Ed è al Comune di Napoli che spetta mettere l’impianto in sicurezza e permettere, quindi, ai numerosi spettatori di poter assistere in tranquillità alla partita o a qualsiasi evento che si tenga al suo interno. Lo stadio non è, almeno per il momento, all’altezza dei risultati del club, degli eventi al suo interno ospitati e della città di Napoli in generale: e forse ADL aveva ragione.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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