Nella mattinata di oggi, 10 novembre, si è svolta nell’aula 318 del Palazzo di Giustizia di Napoli l’udienza del processo d’appello per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovane pizzaiolo ucciso la notte del 20 marzo 2023 agli chalet di Mergellina.
In collegamento video dal carcere dove è detenuto era presente anche Francesco Pio Valda, ritenuto responsabile del delitto e condannato all’ergastolo in primo grado. Durante l’udienza, tra le arringhe più significative vi è stata quella dell’avvocato Sergio Pisani, che ha dichiarato: «Il colpo sparato nella folla è un atto ancora più grave della volontà di uccidere una specifica persona. Questo è un omicidio di camorra. Le sentenze vengono emesse in nome del popolo italiano, io oggi chiedo che la conferma dell’ergastolo sia pronunciata nel nome di Pio».
A prendere la parola sono stati anche gli avvocati Marco Buzzo, in rappresentanza del Comune di Napoli, e Gianmario Siani per la fondazione Polis. In apertura di udienza è stato inoltre comunicato che Valda ha depositato un memoriale. Buzzo ha affermato: «Non ci sono vittime di serie A e di serie B, ma ci sono eventi che segnano in maniera particolare le coscienze. Quello di Francesco Pio Maimone è purtroppo l’ultimo di una lunga serie che indigna» e ha aggiunto che «ritenere insussistente l’aggravante mafiosa significa far fare un passo indietro alla città».
Particolarmente commoventi le parole di Antonio Maimone, padre della vittima, che ha commentato: «Non posso perdonare Valda, non ho questa forza, il perdono glielo deve dare solo Dio», concludendo poi: «Se vai a Mergellina armato, in mezzo a tante persone, significa che avevi già intenzione di fare qualcosa di male».


