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martedì, Aprile 16, 2024
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Il papà di Gioele in lacrime davanti alla bara, attesa per l’esame del dna

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Svolta nel giallo di Caronia. Un volontario che partecipa alle ricerche nella zona ha trovato in un fosso resti in avanzato stato di decomposizone. Per gli uomini che coordinano le ricerche di Gioele Mondello i resti ossei e la maglietta portano a lui “al 99 per cento”. Dopo ore di sopralluogo, il procuratore di Patti Angelo Cavalli ha dichiarato: “Abbiamo trovato dei resti umani che sono compatibili con quelli di un bambino dell’età di Gioele”.

Una bara è stata trasportata sul luogo del ritrovamento. I resti ossei – una parte del tronco e della testa e alcuni arti – sono stati adagiati sulla bara e trasportati all’istituto di medicina legale per l’autopsia e per l’esame del Dna che servirebbe a fugare ogni dubbio sull’identificazione della vittima. Il padre del piccolo Gioele, Daniele Mondello, si è adagiato in lacrime sul feretro, sbattendo più volte le mani sopra la cassa. I familiari presenti hanno tentato inutilmente di consolarlo.

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Il procuratore

“Non mi interessa chi l’abbia cercato e chi l’abbia trovato, l’importante è che sia stato trovato. Dicevamo che dovevamo insistere in queste ricerche in questa zona. Più avevamo risorse disponibili più probabilità c’erano di trovare questa persona”, ha detto Cavallo.  “Ci siamo fatti delle ipotesi – ha aggiunto – se ne sono rafforzate alcune e ne abbiamo scartate altre. Ora è il momento del silenzio, continuiamo a lavorare”. Per il procuratore “perdono quota piste riconducibili ad ambiti familiari, ma non possiamo fare altre dichiarazioni”. A brevissimo sarà eseguita l’autopsia, così come verranno mostrati ai famigliari “degli oggetti che abbiamo trovato per un primo riconoscimento, anche indumenti”.

Il ritrovamento

Il luogo del ritrovamento, coperto da rovi e arbusti, è situato a circa 200 metri dall’autostrada e a 400 metri dal punto in cui è stato individuato il corpo di Viviana Parisi, ai piedi di un traliccio della rete elettrica, lo scorso 8 agosto. Alcuni soccorritori avevano parlato del “tronco di un bambino” coperto da una maglietta “compatibile” con quella indossata dal piccolo il giorno della scomparsa. Il corpicino è martoriato, “totalmente irriconoscibile”. Altre parti, compresa la testa, sono state rinvenute in più punti, anche a una certa distanza dal fosso.  Probabilmente sono stati trascinati dagli animali, di cui sarebbero stati rinvenuti peli, riconducibili a cinghiali o cani. “Con ogni probabilità il corpo è stato portato qui solo di recente”, dicono fonti investigative.  “Altrimenti non si spiegherebbe perché sia stato trovato smembrato”.

La famiglia, lì vicino, aspetta con apprensione comunicazioni ufficiali: i nonni paterni del piccolo Gioele, Letterio Mondello e la moglie, hanno raggiunto il luogo del ritrovamento dei resti. Il papà dopo avere parlato con i poliziotti ha preferito restare a distanza. Presente anche la zia Mariella Mondello. La zona è stata inibita all’ingresso dei giornalisti e della folla di volontari e curiosi.

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