Come prevedibile, è in aumento il picco epidemico di influenza e virus respiratori nel corso di questi primi giorni del 2025.
Dopo le varie riunioni familiari attorno alle tavole per i vari pranzi e cenoni nei giorni di Natale, è di conseguenza aumentato il via vai nei pronto soccorso di anziani e pazienti fragili colpiti da febbre, tosse e difficoltà respiratorie.
In aumento influenza e virus respiratori a Napoli, boom di ricoveri al Cotugno
Sono infatti circa 100 i pazienti ricoverati all’ospedale Cotugno affetti dai virus influenzali di tipo A (sottotipi H1N1 e H3N2) ma anche dai virus parainfluenzali e, in netta minoranza, da Covid-19, anche se quest’ultimo ormai non provoca più polmoniti e sintomi pesanti come a inizio pandemia.
Ad essere colpiti risultano, in misura maggiore, gli anziani e i pazienti fragili. “Sono questi, infatti, a richiedere maggiormente l’ospedalizzazione”, specifica Novella Carannante, dirigente medico del Cotugno in forza al pronto soccorso. Ma non è solo il Cotugno a registrare un boom di ricovero: risultano saturi, infatti, anche i pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli e dell’ospedale del Mare.
Sotto pressione anche la rete della medicina di famiglia. Va un po’ meglio invece sul fronte pediatrico dove la tradizionale recrudescenza di casi di bronchioliti da Virus respiratorio sinciziale, temibile soprattutto nei bambini con pochi mesi di vita, è stata per la prima volta contenuta sotto grazie all’autorizzazione all’uso, dallo scorso autunno, di anticorpi monoclonali che danno una copertura di almeno sei mesi.
“Il livello d’incidenza dell’influenza in Italia è attualmente pari a 10 casi per mille assistiti, 10,5 nella settimana precedente”, spiega Giuseppe Fiorentino, primario di pneumologia del Monaldi-Cotugno-Cto nonché direttore sanitario aziendale. Che poi continua: “Mentre nella scorsa stagione si arrivava a 18,4 casi per mille. Un livello che attualmente si osserva solo in Campania e in parte in Liguria in base ai dati dell’Istituto superiore di Sanità”. Un bollino rosso dunque da monitorare per l’impatto sull’assistenza.
Il punto sulle altre infezioni
Ma come procede il contagio da altre infezioni? Finora nessun caso da metapneumovirus umano (Hmpv), un virus respiratorio identificato per la prima volta nei Paesi Bassi nel 2001 patogeno soprattutto nei bambini sotto i 5 anni, negli anziani e negli individui immunocompromessi di cui recentemente sono stati osservati molti casi in Cina tra i bambini sotto i 14 anni. “Lo scorso anno registrammo un vero e proprio cluster”, prosegue Novella Carannante . “Le autorità sanitarie cinesi stanno monitorando la situazione, ma attualmente non ci sono indicazioni di un rischio pandemico”, aggiunge Alessandro Perrella, infettivologo del Cotugno.
Roberto Parrella, primario del Cotugno e presidente della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali) rassicura: “L’Hmpv non è una novità e causa per lo più sintomi lievi simil influenzali. In alcune condizioni di fragilità, come negli anziani o in bambini piccoli o pazienti con immunodeficit o patologie croniche, può determinare sintomi respiratori più gravi”.
“Stiamo fronteggiando questo picco di casi di virosi stagionali – conclude il manager dell’ospedale dei Colli Anna Iervolino – grazie all’organizzazione e allo sforzo di tutto il personale in prima linea e nei reparti”.