Ha ottenuto una cospicua riduzione di pena nonostante le accuse a suo carico. È arrivata quest’oggi la sentenza d’appello per Ciro Granillo, 31enne ras dei Grimaldi arrestato lo scorso febbraio dai carabinieri nei pressi dello svincolo della Tangenziale di via Jannelli. Granillo è figlio naturale del boss ergastolano di Soccavo, Ciro Grimaldi detto “Settirò”. In compagnia di Granillo in quell’occasione c’era anche il fratello Pasquale Grimaldi: i due erano insieme ad altre tre persone nell’auto fermata dai carabinieri della Compagnia Vomero. Il 44enne, secondo le ultime informative delle forze dell’ordine, risulterebbe essere l’attuale reggente del gruppo di Soccavo fondato dal padre, il capoclan Ciro ‘Settirò’.
Grimaldi junior indossava un giubbotto antiproiettile, circostanza strana che fece ipotizzare la partecipazione ad un summit di mala o altra tipologia di azione ben più pericolosa. Grimaldi junior non fu denunciato nè arrestato ma il suo nome comparve sin da subito nel l’informativa redatta dai militari dell’Arma. Granillo rispetto ai sei anni del primo grado è stato condannato a quattro anni e quattro mesi: a ridimensionare le accuse a suo carico la strategia difensiva adottata dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Perfetto. La detenzione è stata infatti ‘assorbita’ nel porto di pistola, dunque la Corte d’Appello ha diminuito la pena base per la ricettazione.
Granillo fu trovato in possesso di una pistola Beretta pronta a sparare calibro 9×21 con matricola abrasa e 10 colpi nel caricatore. L’arma fu quindi sequestrata. Stessa sorte anche per il giubbotto di protezione che indossava il 44enne. Resta da capire il perchè della presenza dei sei in quella zona: gli inquirenti ipotizzano che avessero un appuntamento forse legato alla guerra che da tempo si combatte a Soccavo tra le nuove leve dei Grimaldi e i Vigilia.
