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C’è poco spazio per discutere, l’Uefa è stata chiara! Se i tempi dell’inchiesta sulle plusvalenze si allungheranno, Nyon non attenderà i giudici ma deciderà autonomamente il destino della Juve. Il rischio è restare fuori dall’Europa almeno un anno. Vincere l’Europa League non cambierebbe niente per i giudici di Nyon, ma sarebbe fondamentale per non scontare un’eventuale squalifica tra due anni, allungando così il purgatorio. Poi arriverà il secondo filone d’inchiesta, quello relativo agli stipendi.
Secondo quello che scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il primo bivio riguarda la qualificazione della Juve alle coppe. Se i bianconeri non ce la fanno, viene meno l’urgenza. L’Uefa potrà permettersi di aspettare le conclusioni della giustizia italiana. Sarebbe però un guaio per la Juve: visto che le punizioni si scontano nella prima stagione “utile”, in caso se ne parlerebbe non prima del 2024-25.
Secondo quello che scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il primo bivio riguarda la qualificazione della Juve alle coppe. Se i bianconeri non ce la fanno, viene meno l’urgenza. L’Uefa potrà permettersi di aspettare le conclusioni della giustizia italiana. Sarebbe però un guaio per la Juve: visto che le punizioni si scontano nella prima stagione “utile”, in caso se ne parlerebbe non prima del 2024-25.
La Juve ha patteggiato sul Fair Play perché era fuori dai parametri, scrive la Gazza. Se l’inchiesta dovesse dimostrare che le cifre comunicate sono false, il patteggiamento non sarebbe stato concesso. O forse non a quelle condizioni. Praticamente impossibile sfuggire a una punizione. Il Milan era fuori dai parametri, Psg e City hanno gonfiato i valori degli sponsor, ma le entrate erano reali. Qui si tratterebbe di bilanci falsi comunicati a revisori dei conti, azionisti, Figc, Uefa. Lo spettro di una squalifica incombe.
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