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La camorra di Cardito gestiva anche i ‘cavalli di ritorno’: “Fratè, la macchina sta là”

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Nel corso dell’indagine sulla camorra di Cardito sono stati acquisiti elementi a carico del gruppo facente capo del clan Ullero e, in particolare, nei confronti di Luigi Tornatelli, il quale, insiem ad altri soggetti, avrebbe gestito anche il business dei “cavalli di ritorno”. I magistrati hanno intercettato una serie dì conversazione telefoniche intercorse tra l’indagato Tornatelli e varie persone offese, sue vittime delie estorsioni, nel corso delle quali venivano stabiliti i luoghi per la consegna del denaro estorto e per la restituzione dei beni.

In una di queste intercettazioni, Tornatelli dà alla vittima indicazioni stradali per fargli ritrovare il suo veicolo, ma quest’ultima non riusciva a capire le indicazioni

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«’ascolta adesso ti dico una cosa, dove ti sei fermato vicino a quello scemo là, vai più avanti, sta sulla destra più avanti[…] ma “frate” dove stava lui, non devi girare devi andare diritto, giù via Cesare Battisti sta sulla destra, non l’hai visto? fammi capire (in ambientale si ascolta un altro soggetto dire: non si è fermato vicino a quel ragazzo?) ti sei fermato vicino a quello prima, devi andare più avanti sulla destra, quale scuola, dove sta sta scuola”».

In seguito, la vittima riusciva a vedere il suo veicolo «“e adesso sto andando di qua, eccolo l’ho visto apposto, apposto”» ; prima di agganciare,Tornatelli gli ricorda che le chiavi di accensione del veicolo sono al suo interno «”l’hai visto ciao, ciao stanno le chiavi dentro ciao’’

Poi viene intercettata un’altra conversazione tra i due durante la quale Tornatelli esortava a spostare immediatamente il veicolo, in quanto parcheggiato nei pressi di una piazza di spaccio «”frate te lo devi portare questo cosa da li, stanno le piazze di roba li”». La vittima si giustificava dicendo che non trovava i documenti di circolazione «”si i documenti dove sono, i documenti non ci sono”» ma Tornatelli lo rassicurava: «”i documenti stanno per dentro non ti preoccupare, stanno per dentro non ti preoccupare, portatelo stanno, scava, portatelo, compà stanno guardando da sopra”» .

Più tardi la vittima confermava dì non aver ritrovato i documenti di circolazione del veicolo «“stiamo andando viama i documenti non ci sono”». Tornatelli gli comunica che provvederà la mattina seguente a farglieli recapitare, ma che l’importante è che si allontani immediatamente con il veicolo poiché vi sono le forze dell’ordine «”parola d’onore domani te li metto nella terra, stanno le “guardie ” fratè”».

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
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