Un risorgere dalle proprie ceneri. Soprattutto se si tratta di arresti e sequestri. Un ritorno dopo il baratro fatto di anni bui e della sconfitta nella Terza Faida (quella che ha incoronato la Vanella Grassi signora di Secondigliano e Scampia). La ‘Fenice’ di Secondigliano che dopo anni difficili torna alla ribalta. Il clan Abbinante torna prepotentemente in auge, una notizia quest’ultima che porta ad alcune riflessioni riguardo un gruppo che ha fatto la storia criminale dell’area nord. Sono tre i profili sotto la lente che, secondo le ultime informative, potrebbero dare nuova linfa al clan. In primis Antonio Abbinante tornato in libertà dopo anni di carcere duro e un breve periodo, nel 2015, in cui uscì dal carcere per poi rientrarvi a causa delle dichiarazioni del pentito Rosario Pariante che gli valsero una nuova accusa per associazione camorristica. Antonio Abbinante è anche il papà di Arcangelo, il capo del ‘braccio militare’ che fece la guerra alla Vanella insieme agli Abete dei Sette Palazzi. Oltre ad Abbinante senior è tornato in libertà qualche mese fa anche Giovanni Carriello, un pezzo da novante del Rione Monterosa e per ultimo Giuseppe Marra, marito di Costanza Pianese, figlia del boss defuntodi Qualiano Nicola Pianese alias O mussuto e di Raffaella D’Alterio detta ‘a muciona. Marra è stato scarcerato dieci giorni fa nonostante l’accusa e sebbene in primo grado abbia rimediato una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Il 26enne, residente a Secondigliano. è ritenuto dagli inquirenti vicino al clan D’Alterio-Pianese. operante sul territorio di Qualiano e nei comuni limitrofi. Ma è soprattutto un nipote degli stessi Abbinante.
La ‘Fenice di Secondigliano’, il ritorno del clan Abbinante
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