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Legame genetico tra diabete e cancro, scoperta dei ricercatori a Napoli

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Alcuni ricercatori del Centro Ames di Napoli identificano due mutazioni genetiche in grado di spiegare perché i tumori sono più aggressivi nei pazienti affetti da diabete di tipo II. La ricerca ha individuato nuovi legami genetici e la possibilità di sviluppare cure personalizzate in futuro.

Nuova scoperta dal Centro Ames su diabete e cancro, individuate due mutazioni genetiche 

Un importante passo avanti arriva dai ricercatori italiani del Centro Ames, con sede a Napoli, Milano e Firenze. La ricerca ha identificato due mutazioni genetiche in grado di spiegare perché i tumori sono più aggressivi nei pazienti affetti da diabete di tipo II. Tra oltre 500 geni analizzati, solo 2 mutazioni si sono dimostrate associate a tumori più aggressivi nei pazienti diabetici. Il diabete di tipo II oltre ad avere diverse complicanze sull’organismo, come il rischio di infarto, danno alla retina, al rene e al cervello, sembrerebbe dunque avere un legame anche con alcune forme di cancro. I geni individuati dallo studio, tutto italiano e pubblicato sull’International Journal Of Cancer, sono CDKN1B e TCF7L2Due geni che spiegano il legame tra il diabete e una peggiore prognosi del cancro del colon metastatico. Infatti due varianti genetiche presenti in questi due geni, secondo questo studio, svolgono un doppio ruolo: da un lato alterano il metabolismo del glucosio predisponendo al diabete di tipo II, e dall’altro sembrano influenzare l’aggressività dei tumori del colon rendendoli più difficili da trattare.

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Un passo importante per la medicina di precisione

Il lavoro del Centro Ames è stato lodato dalle istituzioni scientifiche.
Questa scoperta rafforza l’importanza della ricerca traslazionale e dimostra come l’integrazione dei saperi possa produrre risultati concreti per i pazienti” spiega Antonio Fico, coordinatore del team di ricerca e direttore scientifico del Centro Ames. Questa ricerca segna un passo importante nella medicina di precisione. Infatti individuare dei legami genetici con il diabete può aiutare nello sviluppo di terapie future, contribuendo a individuare cure sempre più personalizzate ai pazienti e alle loro patologie. A sottolinearlo è Annamaria Colao, vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità. “Il diabete è una malattia complessa, con molteplici traiettorie genetiche. Se alcune di queste influenzano anche la biologia tumorale, comprenderle è fondamentale per prevenire e curare”.

 

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