PUBBLICITÀ
HomeSportL'uscita "paracadute" di Conte: "Questo significa giocare ogni tre giorni"

L’uscita “paracadute” di Conte: “Questo significa giocare ogni tre giorni”

PUBBLICITÀ

Il Napoli non è andato oltre lo 0-0 nella gara del “Maradona” contro l’Eintracht Francoforte, valida per la quarta giornata della UEFA Champions League. Una gara scialba, con pochissime azioni e un Napoli che, non per la prima volta nel corso di questa prima parte di stagione, è apparso lento, macchinoso, poco concreto negli ultimi 20-30 metri di campo e che ha addirittura trovato difficoltà nell’arrivare al tiro in porta, col portiere tedesco Zetterer impegnato in pochissime occasioni.

Due le gare a secco di gol per la squadra di Conte: allo 0-0 contro il Como si aggiunge quello contro l’Eintracht. Con ieri sera si è persa l’occasione di portare a casa punti preziosi per il cammino in Champions e risollevare la classifica e le ambizioni europee, specie dopo il sanguinoso 6-2 rimediato dalla trasferta di Eindhoven lo scorso 21 ottobre. La squadra appare stanca, sfilacciata, quanto costruito con il fraseggio a centrocampo quasi mai viene concretizzato in qualcosa di pericoloso e i giocatori sembrano, a tratti, venir meno nelle gambe, a fronte di una condizione fisica ma anche mentale che non sembrano essere delle migliori.

PUBBLICITÀ

Conte e la dichiarazione che fa discutere: “Il club sta capendo che significa giocare ogni tre giorni”

E, giusto per rincarare la dose, Antonio Conte ha rilasciato, al termine del match contro l’Eintracht, alcune dichiarazioni che stanno facendo molto discutere i tifosi.

“Noi dobbiamo pensare a noi. A fare il nostro percorso. A crescere nella gestione delle tre partite ogni settimana. Ma crescere tutti e capire come club che ora è diverso. Le situazioni che tu affronti sono diverse. Non si può pensare di andare avanti sempre con gli stessi giocatori ma noi siamo costretti, abbiamo avuto anche qualche infortunio”, ha detto.

Aggiungendo poi: “Il club sta capendo che significa giocare ogni tre giorni con infortuni e inventando ruoli come sta accadendo quest’anno. Tutte problematiche che stiamo affrontando. Poi chiaro l’ambizione rimane, tutti vogliono vincere la Champions o entrare tra le prime otto, però poi c’è la realtà e le partite ogni tre giorni…”.

E senza dimenticare il paragone con altre squadre presenti in Champions in occasione della conferenza stampa pre-partita, circa la questione degli infortuni e del turnover: “La Champions è un mondo a parte, il Qarabag ha 6 punti. Non scordiamoci che sono squadre che partecipano a campionati dove non c’è un grande impegno come in Italia, Spagna, Germania o Inghilterra. C’è più pressione, ci sono più infortuni, c’è meno possibilità di gestire le rotazioni. Per noi è una partita importante, ma sono sereno perché so di avere una squadra forte a livello mentale, come dimostrato sabato”.

Parole un po’ ingenerose da parte di Conte

Parole, quelle di Conte, che come anticipato stanno facendo molto discutere i vari opinionisti e spaccando la tifoseria azzurra. La verità è che queste dichiarazioni appaiono un tantino ingenerose nei confronti della società, e per due motivi cardine.

Anzitutto, parliamo di una società che in estate ha speso ben 170 milioni per acquistare i nove nuovi giocatori che oggi costituiscono parte integrante della rosa azzurra: tutti acquisti avallati, tra l’altro, dallo stesso Conte. Senza contare che, oltre i nuovi arrivi, sono stati trattenuti tutti i big già presenti in rosa e che hanno costituito l’ossatura che, appena pochi mesi fa, saliva sul tetto d’Italia per la quarta volta nella storia, la seconda in tre anni.

Inoltre, le dichiarazioni sul giocare ogni tre giorni faticano molto ad associarsi ad una realtà come il Napoli, che eccezion fatta per l’Annus horribilis della stagione 2023/24 aveva preso parte alle competizioni europee per ben 15 anni di fila, l’unica squadra italiana ad esserci riuscita nell’ultimo ventennio: una dimensione non proprio facile da raggiungere per una squadra che è stata reduce da un fallimento nel 2004, due anni di Serie C, uno di B e ritorno nella massima serie nel 2007 e che negli ultimi anni si è affermata come modello in Italia e in Europa proprio per questo status raggiunto in tempi record.

Quindi, parliamo di una squadra abituata, finora, fin troppo bene a giocare ogni tre giorni e a gestire il doppio impegno tra campionato e coppa, al contrario delle dichiarazioni di Conte, che appaiono piuttosto come un voler giustificare la pochezza del gioco e della qualità espressa dalla squadra in occasione delle ultime uscite e delle notevoli difficoltà nel risultare lucidi, concreti e incisivi riscontrate sul terreno di gioco, a prescindere dall’avversario affrontato.

PUBBLICITÀ
Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
PUBBLICITÀ