E’ prevista per oggi l’autopsia sul corpo di Giovanni Guarino, il ragazzo di 18 anni ucciso nella serata di domenica, 10 aprile, a Torre del Greco, in provincia di Napoli, nel parcheggio di un luna park. Nella giornata di ieri, infatti, la salma del 18enne – avrebbe compiuto 19 anni a maggio – è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove a breve sarà effettuata l’autopsia. Soltanto dopo tutti gli accertamenti medico-legali, la salma di Giovanni Guarino verrà restituita alla famiglia, che potrà così procedere con i funerali: per il giorno delle esequie, il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, ha proclamato il lutto cittadino.
Intanto i due 15enni fermati, nella serata di ieri, a seguito della morte di Giovanni Guarino, il 18enne accoltellato al Luna Park di Torre del Greco, negano di aver ucciso il ragazzo dichiarandosi innocenti. A renderlo noto è ‘Il Corriere del Mezzogiorno’.
Giovanni Guarino lavorava nel negozio di frutta e verdura di uno zio. Il 19enne è stato aggredito alle spalle mentre era si trovava in compagnia dell’amico e coetaneo N.A., a sua volta ferito e ora ricoverato in ospedale: lo ha raccontato il cugino L.G., cantante neomelodico. La rissa davanti alle giostre è scoppiata per un motivo banalissimo: Giovanni avrebbe guardato un gruppo di giovani arrivato da Torre Annunziata e questi si sarebbero infastiditi.
I due, incensurati ma provenienti da famiglie attive nello spaccio di droga, sono stati identificati grazie a testimonianze e immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza come riportato dal Corriere del Mezzogiorno. Nella serata di domenica, Giovanni Guarino si trovava insieme a un amico, Nunzio, anche lui 18enne, al luna park allestito nella zona di via Leopardi a Torre del Greco. Qui, per cause ancora in corso di accertamento, è scoppiata una lite tra i due ragazzi e un altro gruppetto di giovanissimi, presto degenerata: il 18enne è stato colpito accoltellato sette volte al cuore, e anche Nunzio ha ricevuto coltellate al petto. Per “Giovannone” non c’è stato nulla da fare, mentre Nunzio è ricoverato all’ospedale Maresca, con una pugnalata a pochi millimetri dal cuore, in prognosi riservata.