Una vera e propria mazzata. Quella inflitta ai rampolli del clan Reale del rione Pazzigno dalla corte d’appello di Napoli chiamata ad un nuovo pronunciamento dalla Cassazione dopo il ricorso del Procuratore generale. La nuova decisione non fa alcuno sconto anzi: Antonio Reale (classe 1990) ha infatti rimediato 28 anni mentre il cugino omonimo (classe 1991) ha incassato 26 anni e otto mesi. Meglio è andata a Vincenzo Reale (11 anni e otto mesi) e a Patrizio Reale (stessa condanna) che, grazie alle argomentazioni del suo legale, l’avvocato Antonio Abet, è riuscito a vedersi riconosciuta l’esclusione dell’ aggravante del capo e promotore del gruppo dedito ai traffici di droga a Napoli est. Salvatore Nurcaro, l’uomo del clamoroso agguato a Piazza Nazionale, sconterà invece 18 anni di carcere mentre Pasquale Reale 12 anni e sei mesi. Le indagini, poi tradottesi nelle ordinanze di custodia cautelare eseguite nell’agosto del 2019, consentirono di ricostruire l’operatività del clan Reale, con particolare riferimento alla gestione delle piazze di spaccio che costituisce una delle ragioni del ventennale scontro tra il clan Rinaldi-Reale e il clan Mazzarella.