Secondo giorno di interrogatorio per Marco di Lauro, il superboss ed oramai ex latitante, stanato sabato pomeriggio in un anonimo appartamento in via Emilio Scaglione a Marianella. Ieri non ha risposto alle domande del gip nel primo interrogatorio nel carcere di Secondigliano di Napoli. Poco prima dell’interrogatorio l’ex latitante ha incontrato l’avvocato Carlo Pecoraro il quale gli ha illustrato le pendenze giudiziarie a suo carico e i reati che gli sarebbero stati contestati: associazione mafiosa finalizzata al traffico di droga circoscritto in pochi mesi a cavallo tra il 2007 e il 2008. Stamattina un altro giudice si recherà a Secondigliano per la seconda tranche di contestazioni attinenti a un periodo più ampio durante il quale avrebbe commesso lo stesso reato.
Intanto proseguono senza sosta le indagini sulla rete di fiancheggiatori che nel corso della sua lunga latitanza lo hanno aiutato a diventare un fantasma. Tra questi figura anche Salvatore Tamburrino, arrestato, anche lui, sabato scorso, poco prima di Di Lauro, per avere ucciso la moglie Norina Matuozzo a Melito, il quale ha ribadito la sua estraneità alla cattura del latitante.

