A Massa un insegnante delle scuole primarie avrebbe pagato bambine e ragazzine per fare sesso con lui: è questa l’accusa per la quale l’uomo è finito in arresto, dopo essere stato sospeso in via cautelare dall’insegnamento.
Le testimonianze verbalizzate sono soprattutto di bambine e ragazzine delle scuole medie ma, sembra, ci siano stati tentativi di adescamento di minori anche più piccole.
L’inchiesta è partita dopo la denuncia di una delle madri delle piccole coinvolte, a cui è stato dalla stessa presunta vittima, cosa accadeva nel’abitazione dell’insegnante, dove si recava dopo la scuola. Nel corso di una perquisizione in casa dell’uomo, sarebbero stati trovati riscontri sul cellulare ed elementi che avrebbero permesso di risalire alle altre presunte vittime. Le scolarette sarebbero stare adescate con la scusa di «divertirsi assieme» e di guadagnare qualcosa in cambio di «piccoli giochi». L’uomo pagava affinché le minori si facessero mettere lo smalto, indossassero indumenti intimi e si facessero fotografare, ma purtroppo, pare, anche per altro.
L’insegnante è ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale e detenzione di materiale pedopornografico, anche se non è ancora chiaro dove le foto e le riprese siano state effettuate.