Massimo Ranieri ha annullato tutte le date in programmazione al Teatro Diana di Napoli fino a lunedì 24 febbraio a causa della sua indisponibilità per motivi di salute. È quanto fa sapere una nota del Teatro.
Il calendario dello spettacolo dell’artista ‘Tutti i sogni ancora in volo’ subirà le seguenti modifiche: da domani, 21 febbraio, fino a lunedì 24 febbraio la rappresentazione è annullata. “I biglietti potranno essere recuperati tramite spostamento nelle date dal 2 al 7 aprile o rimborso dal punto vendita presso cui sono stati acquistati” sottolinea la nota. Gli abbonati del Turno C1 di lunedì 24 febbraio ore 17:30 sono spostati a giovedì 3 aprile alla stessa ora.
Ecco il calendario dal 2 al 7 aprile: mercoledì 2 (ore 21:00), in vendita; giovedì 3 aprile (ore 17:30), recupero del lunedì 24 febbraio ore 17:30 (turno c1 e biglietti); giovedì 3 aprile ore 21 annullato; venerdì 4 aprile, ore 21, in vendita; sabato 5 aprile, ore 21, in vendita; domenica 6 aprile, ore 18, in vendita; lunedì 7 aprile, ore 21, In vendita recupero di giovedì 20 febbraio ore 21. possessori dei biglietti nelle date annullate possono chiedere o il rimborso o lo spostamento nelle date di aprile. Lo spettacolo è un viaggio tra canto, recitazione, danza, brani cult, sketch e racconti inediti. (ANSA).
Massimo Ranieri e il problema all’occhio: le parole dell’esperto
Stefano Barabino, responsabile del Centro di superficie oculare e occhio secco presso l’ospedale Sacco, università Statale di Milano, aveva spiegato il problema di Massimo Ranieri all’Adnkronos: “È una banale emorragia sottocongiuntivale: passa da sola, senza terapia, dopo una settimana. E’ un disturbo molto comune, ma nulla di preoccupante: tanta scena e poca sostanza”. “A volte può capitare una rottura dei capillari”, aveva spiegato.
Le cause? “Possono essere molte, tra queste lo stress che fa aumentare la pressione del sangue che a sua volta favorisce la rottura dei capillari. L’emorragia sottocongiuntivale “è un disturbo oculare molto frequente” soprattutto “dopo i 60 anni perché aumenta la fragilità capillare”, aveva concluso Barabino.