Condanna alla pena di tre anni e sei mesi di reclusione per un imprenditore, legale rappresentante di un’azienda di Melito di Napoli che produceva prodotti di pelletteria per conto di grandi marchi, ritenuto responsabile dal Tribunale di Napoli Nord dei reati di sequestro di persona e sfruttamento del lavoro.
I fatti risalgono al 13 novembre 2019 quando, durante un controllo dei carabinieri del NAS in azienda, vennero trovati 43 operai “in nero” segregati in un locale chiuso da una porta blindata, senza finestre e senza bagni. Secondo quanto poi emerse dagli accertamenti si scoprì che gli operai – tra cui diversi minorenni e una donna incinta – vennero trattenuti per oltre cinque ore per sottrarli al controllo dei NAS.
“Siamo soddisfatte del risultato conseguito – commenta l’avvocato Caterina Mondillo, difensore di una delle operaie costituitasi parte civile al processo – per una vicenda molto triste che ha leso la dignità dei lavoratori. Affinché una società possa dirsi realmente civile, occorre che vicende del genere non accadano più”.

