È stato assassinato alle 11,40 del mattino (ora messicana) Víctor Díaz Contreras, il sindaco di Tecalitlan. Si tratta della cittadina dello stato di Jalisco in Messico dalla quale il 31 gennaio sono stati rapiti i tre napoletani Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino. Gli italiani vennero sequestrati dalla polizia municipale e consegnati a uomini del cartello mafioso locale. Il sindaco era stato sfiorato dalle indagini anche se si era sempre detto estraneo alla vicenda.
Parla la moglie e la mamma degli scomparsi in Messico
A commentare la notizia è Silvana Esposito, madre e moglie dei napoletani scomparsi in Messico.
“Sono una persona umana e quello che sta succedendo mi dispiace. Ma caro sindaco dal primo giorno che sei uscito a Chi l’Ha visto sei stato bugiardo addirittura negando che in quella municipalità non c’erano donne che lavoravano mentre una di tante donna era lei la persona che che nego’ tutto. Quello che sento nel mio cuore nessuno lo può capire. Il Signore è grande ed ha fatto guerrieri la mia famiglia sono fiera di andare avanti oggi domani e sempre che viene fuori la verita x che la VERITA’VI FA LIBERA”.
Le indagini
Potrebbe essere ad una svolta la vicenda di Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, i tre napoletani scomparsi in Messico dallo scorso gennaio. Fondamentali si sono rivelate le ricerche fatte dalle loro famiglie che hanno chiesto alle autorità di fare chiarezza sul ruolo del delinquente che pagò 43 euro ai poliziotti per prendere in consegna gli ostaggi, quel «Don Angel» del quale fin dal primo momento hanno parlato i familiari e sul quale non si è mai indagato a sufficienza. La richiesta di mantenere alta l’attenzione venne anche presentata al presidente della Camera, Roberto Fico, il quale promise che l’oblìo non sarebbe calato sulla vicenda.