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mercoledì, Giugno 26, 2024
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“Mi devi dare 400 euro”, preso presunto estorsore del Parco Acacie

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Hanno dichiarato guerra aperta al racket. In qualsiasi forma ed estensione. In meno di ventiquattro ore dall’arresto avvenuto in via De Pinedo gli uomini del commissariato di Secondigliano (guidati dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) fanno bis e registrano un altro arresto per estorsione aggravata. Questa volta gli uomini di Corso Secondigliano insieme ai colleghi e della squadra mobile (diretto da Alfredo Fabbrocini) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 30enne Emanuele Donzelli, vicino al colonnello dei Licciardi e al ras del Rione Berlingieri Luigi Carella detto ‘a Gallina.

L’INDAGINE

L’indagine che ha portato all’arresto di Donzelli, abilmente orchestrata dai poliziotti di Secondigliano, prende il via lo scorso settembre quando a finire in manette fu il 40enne Vincenzo Mirabile. Tutto iniziò quando un uomo si presentò in commissariato segnalando di aver subito diverse richieste estorsive da parte di una persona che, nei giorni precedenti, aveva minacciato lui e la sua famiglia in quanto vantava un credito per una fornitura di droga nei suoi confronti di 400 euro. La vittima agli agenti, aveva specificato inoltre, di non avere il denaro per estinguere il debito accumulato e di temere per l’incolumità sua e della sua famiglia. Racconto che spinse gli agenti ad organizzare una task force per inchiodare il responsabile.

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MINACCE ALLA VITTIMA

E così i poliziotti, dopo aver accertato che l’uomo aveva nuovamente minacciato la vittima di consegnargli il denaro e che si sarebbe presentato nel tardo pomeriggio presso la sua abitazione per riscuoterlo, lo attesero sotto casa al verificarsi dell’incontro; più tardi, dopo aver ricevuto una telefonata, la vittima si recò fuori l’abitazione dove fu raggiunta da Mirabile al quale consegnò una parte dei soldi chiesti. È in quel frangente che i ‘fantasmi’ si materializzarono bloccandolo e arrestandolo con la pesante accusa di estorsione.

Nel cellulare in uso a Mirabile, poi posto ai domiciliari fuori regione dal Riesame, ricorreva sovente il nome Emanuele: gli agenti, profondi conoscitori del territorio, sono riusciti così a risalire a Donzelli, soggetto riconosciuto anche fotograficamente dalla vittima. Donzelli che questa mattina è stato così raggiunto da ordinanza in carcere firmata dal gip Maria Gabriella Iagulli: spetterà ora al suo legale, l’avvocato Massimo De Marco, provare a smontare le accuse a carico del suo assistito.

“Devo avere 400 euro”, racket al Parco Acacie: catturato dalla polizia

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