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Napoli, si sente male alle Poste: soccorsa e salvata dai dipendenti

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Il loro collega postino stavolta è si è presentato allo sportello per una consegna straordinaria. «Ci ha portato un bellissimo mazzo di fiori, sul bigliettino che lo accompagnava c’era scritto: “Grazie per avermi salvato la vita”». A raccontare il lieto fine di una vicenda che poteva diventare drammatica è Cesira Barone, direttrice dell’ufficio postale di via Casanova, nei pressi della stazione centrale. «Nei giorni scorsi, verso le 11.30 del mattino, è entrata in ufficio la signora Anna, 80 anni, cliente storica della nostra sede – riavvolge il nastro la responsabile -. Il caldo non dava tregua, e la signora era visibilmente provata, tanto che quando si è avvicinata allo sportello per un di prelievo di contante ha avuto difficoltà a ricordare il pin della sua carta e dopo pochi secondi, dicendo a chi era vicino di non sentirsi bene, si è accasciata a terra». L’operatore di sportello ha subito dato l’allarme e il personale dell’ufficio, istruito per affrontare le emergenze, ha messo in atto le operazioni di primo soccorso alla donna, che nel frattempo sembrava perdere conoscenza. «Abbiamo adagiato la signora al suolo, sollevato le gambe, io le ho preso la mano e ho cercato di rassicurarla: era molto spaventata – continua la direttrice -. Nel frattempo, i miei collaboratori avevano chiamato il 118 e chiuso la porta di accesso alla sala al pubblico, spiegando ai clienti che c’era un’emergenza in corso e che le attività sarebbero state sospese fino all’arrivo dei soccorsi, per garantire alla signora la tranquillità e l’assistenza dovute». Alcuni giorni dopo, è la stessa cliente a rivivere quei momenti: «Ero in uno stato di semicoscienza, sentivo la voce lontana ma rassicurante della direttrice che mi teneva la mano e così mi sono un po’ tranquillizzata, chiedendole poi di chiamare mio figlio».
Quando il personale sanitario è arrivato in ufficio, ha effettuato i controlli di rito e chiesto l’intervento di un’ambulanza per trasferire Anna al pronto soccorso. «È arrivata dopo un tempo che ci è sembrato interminabile, e ha trasportato la nostra cara cliente all’Ospedale del Mare, dove ci siamo assicurati stesse arrivando anche il figlio, per essere sicuri di non lasciarla sola – dice la responsabile della sede di via Casanova -. Eravamo finalmente rassicurati dal fatto che la signora stesse ricevendo le cure adeguate, ma a me e ai miei colleghi è servito qualche minuto per riprenderci: siamo stati bravi, abbiamo fatto tutto ciò che sapevamo di dover fare, ma la paura è stata tanta».
Ora Anna sta bene, dopo qualche giorno trascorso in ospedale è tornata a casa, e una volta superata l’emergenza il suo primo pensiero è andato ai lavoratori del “suo” ufficio postale: «Ho voluto inviare loro un piccolo dono – spiega l’anziana signora –  per ringraziare i i dipendenti e in particolare la direttrice, che si è presa cura di me, non mi ha lasciato un attimo sola, mi ha rassicurata e mi ha affidato alle cure dei medici, accertandosi che mio figlio fosse in ospedale ad attendermi. Senza di lei – conclude la donna – mi sarei sentita persa».
Un riconoscimento che ha commosso gli operatori e la responsabile. «Alla vista dei fiori, e appresa la notizia del ritorno a casa di Anna, è partito spontaneo un applauso. Subito dopo, abbiamo chiamato Anna per ringraziarla e, scherzando con lei al telefono, le abbiamo detto che vogliamo vederla presto, ma non prima che le temperature siano scese di almeno 20 gradi!». conclude sorridendo Cesira Barone.
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