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domenica, Giugno 30, 2024
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“Nell’ignoranza c’è la cultura dei valori sani”, Nino D’Angelo orgoglioso della sua famiglia

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Domani sera ci sarà l’atteso concerto di Nino D’Angelo allo stadio Maradona. Oggi il cantante napoletano ha tenuto la conferenza stampa e proprio davanti ai giornalisti ha rivendicato la sua estrazione familiare “Sono figlio dell’ignoranza, che qualche volta può anche essere una cosa positiva: c’è la cultura nel sentimento, dove non c’è tanta cultura. La mia famiglia non ha mai letto un libro, ma ho imparato da loro tutte le cose buone“.

Il “ragazzo della curva B” sarà protagonista di una speciale serata ricca di musica ed emozioni. Una grande festa anni ’80 in uno dei luoghi simbolo della sua città, celebrerà, in questo modo, oltre 40 anni di straordinaria carriera.

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“Un concerto speciale per il pubblico di casa mia”

«Da diversi anni, durante i miei concerti, ho notato che quando canto i brani degli anni ’80 il pubblico balla e si scatena. Questa esperienza mi ha ispirato a organizzare un concerto speciale per il pubblico di casa mia, in cui metterò in scena una serata interamente incentrata sulla parte della mia discografia legata a quel periodo  ̶̶- dichiara Nino D’Angelo  ̶̶- Per me è anche un modo per fare una dedica “all’artista col caschetto” che è la base di tutto quello che ho fatto fino ad ora. Lui è stato colui che negli anni si è preso gli schiaffi e io ora mi godo le carezze. Il vero eroe del mio successo è lui».

Sono entrate nel cuore di più generazioni canzoni come “A’ Discoteca“, inno nelle discoteche italiane negli anni ’80, “Jamaica” con il suo ritmo coinvolgente, “Popcorn e Patatine” pezzo che ha accompagnato l’omonimo film e racconta la bellezza di un amore spensierato, “Maledetto Treno” un brano toccante dal testo commovente e tante altre hit, senza dimenticare “Napoli“, recentemente diventato ufficialmente l’inno della squadra azzurra.

La carriera di Nino D’Angelo

La carriera di Nino D’Angelo è stata segnata da una vasta produzione artistica e dalla sua versatilità come cantante, attore e musicista. Sei partecipazioni al Festival di Sanremo, un David di Donatello, un Ciak d’Oro, un Nastro d’Argento e un Globo d’oro per le musiche del film musical “Tano da morire” di Roberta Torre, co-conduttore del DopoFestival nel 1998, direttore artistico del Teatro Trianon Viviani di Napoli e un concerto al Teatro Real San Carlo per omaggiare Sergio Bruni. Sono solo alcuni dei momenti salienti di una carriera iniziata nel 1976 e che da allora lo ha visto diventare uno degli artisti più amati dal pubblico e dalla critica. Tra i momenti più emozionanti della sua vita, il murales tributo dell’artista Jorit a San Pietro a Patierno, commissionato dagli stessi abitanti del quartiere napoletano dove è nato, come omaggio per essere sempre stato vicino al popolo con le sue opere.

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