Ad Acerra il 15 febbraio 2025, una bimba di soli nove mesi è morta dopo essere stata azzannata dal Pitbull di famiglia, Tyson. Per settimane l’evento aveva alimentato notizie errate e fake news sui social, con immagini e testimonianze non corrispondenti alla realtà. Ora, grazie agli esiti dell’autopsia e alle analisi medico-veterinarie, emergono dettagli scientifici sul tragico episodio.
Secondo Orlando Paciello, veterinario forense che ha collaborato con il medico legale Maurizio Saliva, la bambina, come riporta Fanpage, è deceduta a causa di gravi lesioni al collo, compatibili con un quadro lesivo acuto e incompatibile con la sopravvivenza. Dalle analisi risulta che il cane non ha mostrato segni di attacco predatorio o intenzione di nuocere: il morso è stato provocato da una reazione improvvisa e incontrollata, forse stimolata dal pianto o da un movimento della bambina. Non si tratta dunque di un’aggressione intenzionale.
Gli esperti hanno confermato che eventuali azioni dei familiari per soccorrere la bambina, come la pulizia della scena, non hanno compromesso la ricostruzione tecnico-scientifica. Tutto il materiale biologico utile è stato repertato correttamente, permettendo di chiarire le dinamiche dell’incidente. Non sono stati riscontrati traumi precedenti o cadute; tutte le lesioni rilevate derivano dall’unico episodio con il cane.
Infine, secondo gli specialisti, un intervento più rapido non avrebbe cambiato l’esito. Le lesioni erano immediatamente fatali. La vicenda ribadisce la complessità nella gestione di animali di grossa taglia e l’importanza della prudenza, evidenziando quanto possano essere tragiche le conseguenze di reazioni improvvise, anche in contesti familiari apparentemente sicuri.


