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venerdì, Marzo 29, 2024
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Nuovo Dpcm, Conte annuncia novità sul cambio colore delle Regioni: la Campania potrebbe diventare arancione

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“Sono ore impegnative: eravamo a consulto con i nostri esperti per valutare la curva epidemiologica e gli scenari prossimi futuri. Oggi è venerdì e come sapete c’è il monitoraggio settimanale. Nel pomeriggio avremo delle novità”.

Monitoraggio e cambi di colore delle regioni

Lo dice il premier Giuseppe Conte all’evento “Generazione energia”,  alla presenza di Franco Locatelli Silvio Brusaferro. Già da oggi, infatti, giorno della riunione della cabina di regia di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità per il monitoraggio settimanale sull’andamento dell’epidemia, alcune regioni potrebbero cambiare colore, ovvero passare in una zona con restrizioni meno pesanti. Come ad esempio la Toscana, il cui presidente Eugenio Giani assicura che dal 4 dicembre “passerà in zona arancione”. Mentre in Veneto il governatore Luca Zaia annuncia che, con un’ordinanza che sarà valida sino al 4 dicembre, la Regione riapre di sabato “le medie e grandi strutture di vendita, sopra i 250 metri quadri”.

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Il vertice con i capidelegazione sul nuovo dpcm

Conte si è collegato alla kermesse cinquestelle sulla sostenibilità ambientale dopo la riunione tenuta a Palazzo Chigi con i capidelegazione dei partiti di maggioranza, alla presenza del ministro degli Affari regionali Francesco Boccia e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Sul tavolo le nuove misure anti-Covid da adottare con il nuovo dpcm dal 4 dicembre e in particolare quelle per il Natale.

Le misure per Natale

Tra le misure allo studio il coprifuoco anche nei giorni delle festività natalizie alle 22, il divieto di mobilità interregionale anche fra zone gialle per i non residenti, la chiusura delle frontiere e la riapertura delle scuole il 7 gennaio come chiesto dalle Regioni.

Coronavirus, in Campania Rt sotto l’1: si va verso la zona arancione

In Campania il contagio da Coronavirus nelle ultime due settimane ha rallentato la sua corsa e in virtù del miglioramento di molti dei 21 indicatori di rischio, presi in considerazione nel monitoraggio del ministero della Salute, potrebbe avviarsi a passare in zona arancione. Dall’8 novembre, quando è scattata la zona rossa e le sue restrizioni, si è registrata una chiara decelerazione dell’epidemia. Prendiamo la media giornaliera dei nuovi casi: è stata dal 9 al 15 novembre di circa 3.470 positivi (in totale, in sette giorni, 24.268) rispetto ai 3.900 della prima settimana di novembre (in totale 27.319 casi). Un dato rimasto sostanzialmente stabile nella settimana successiva, quella che va dal 15 al 22 novembre, mentre ha intrapreso un più sensibile e ulteriore calo a partire da sabato 21 proseguendo durante quest’ultima settimana non ancora conclusa. Il vaglio di quest’ultimo periodo sarà tuttavia escluso dal monitoraggio che tra oggi e domani il Comitato tecnico scientifico, l’Istituto superiore di sanità e il Consiglio superiore di Sanità prenderanno in esame nella cabina di regia con le Regioni per l’aggiornamento della cartina dei colori e delle rispettive restrizioni attribuita a ciascuna area del Paese. A valere, per la Campania e la Toscana finite in zona rossa l’8 novembre, sono infatti i valori dei 21 indicatori di rischio misurati nell’arco di 14 giorni dal 16 al 22 novembre. Cosa è accaduto dunque in queste due settimane?

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