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domenica, Giugno 16, 2024
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Omicidio Cimminiello, il boss Arcangelo Abete pronto a fare ammissioni

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«Ad ordinare l’agguato ed a pianificare l’agguato in cui fu ucciso Gianluca Cimminiello furono rispettivamente il boss Arcangelo Abete e Raffaele Aprea». Sono queste le dichiarazioni fatte in aula dall’avvocato Mario Fortunato, legale della famiglia Cimminiello, costituitasi parte civile in questo procedimento come in tutti quelli precedenti a carico del killer Vincenzo Russo. Il legale ha ripreso le dichiarazioni di Biagio Esposito, ex reggente del clan.

La difesa ha ripercorso le fasi salienti degli eventi sottolineando alcuni punti delicati che ormai hanno una propria significativa consistenza e verità giudiziaria. La parte civile si è allineata alle richieste del pubblico ministero che ha chiesto per entrambi gli iimputati la condanna al carcere a vita. «I tantissimi elementi raccolti nei diversi processi, s’intersecano con altri elementi di ulteriori accertamenti che arricchiscono un quadro già importante di elementi probatori che tra l’altro hanno portato alla condanna per 416 bis di Vincenzo Russo». Durante il discorso dell’avvocato Fortunato, Arcangelo Abete, boss degli Abete-Abbinante, si è intrattenuto in una fitta conversazione con il suo legale. Secondo alcune indiscrezioni filtrate l’ex boss potrebbe rilasciare dichiarazioni durante la prossima udienza.

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