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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Omicidio Romano, ergastolo cancellato per il killer del ras che ispirò Gomorra

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Tutto da rifare per l’omicidio di Mirko Romano, il ras che ispirò il personaggio di Valerio, il ‘vucabulà’ della serie Tv Gomorra. A stabilirlo la Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza d’appello all’ergastolo nei confronti di Francesco Paolo Russo alias ‘Cicciariello’, killer degli Amato-Pagano. Decisive le argomentazioni del legale di Russo, l’avvocato Claudio Davino, che è riuscito a convincere gli ermellini della validità della sua linea difensiva portando ad un nuovo processo d’appello.

L’omicidio avvenne il 3 dicembre 2012 a Melito. Romano, detto “l’italiano” perché si esprimeva sempre con un linguaggio in perfetta lingua italiana e mai in napoletano, era divenuto in breve tempo una figura carismatica e in ascesa nella galassia scissionista tanto da attirarsi i malumori di Mariano Riccio all’epoca reggente del gruppo. Dopo quell’omicidio Russo divenne di fatto il ‘braccio destro’ del genero di Cesare Pagano. A permettere agli inquirenti di risolvere il giallo le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia tra cui Fabio Vitagliano.

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Il racconto dei collaboratori di giustizia:«Così fu ucciso Mirko Romano»

Vitagliano ha raccontato ai magistrati di aver appreso della morte di Romano da un altro affiliato quando i due si incontrarono alla rotonda di Melito: «Mi portò nella cucina di un bar e mi disse ‘Hanno ucciso a Mirko’ e io ruppi la cucina del bar. Gli chiesi ‘Mirko quando se ne è andato dalla rotonda di Melito?’ e lui ‘La sera tardi, se ne sono andati solo lui e Ciccio (Francesco Paolo Russo, ndr) a bordo della Croma grigia di Mirko’ e poi chiesi ‘Baiano dove stava?’ e l’altro rispose che ‘Se ne è andato prima’. Poi me ne andai a casa e portai la mia famiglia da mio suocero per poi chiudermi in casa. La mattina seguente venne prima Francesco Tubelli, ma non lo feci entrare, e poi Baiano.

Lo feci salire stando attendo che nessuno salisse dietro di lui. Tenevo una pistola nascosta dietro la schiena. Baiano entrò e mi toccò la fronte dicendomi ‘Tu non sei caldo, sei freddo’ e aggiunse ‘Da oggi in poi tu non hai problemi, quello che doveva essere fatto è stato fatto’ e poi ‘La quota di Mirko non la pensare, è mia. Ora tu ti fai la quota sopra le Case Gialle’, quindi uscimmo”». Nel suo racconto agli inquirenti Vitagliano ha anche spiegato quale era il ‘metodo’ usato dai killer per eliminare le tracce di polvere da sparo:«Vidi sul comodino una bottiglia di whisky Jack Daniel’s che aveva finito. Era quasi vuota, so che l’usava per farsi la doccia, per togliere le particelle di polvere da sparo, come era avvenuto per l’omicidio Abrunzo».

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