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È da poco giunto al termine un imponente servizio straordinario di controllo sul territorio di Giugliano.
Circa 30 carabinieri della compagnia, più militari del reggimento Campania, del nucleo operativo ecologico di Napoli e del nucleo ispettorato del lavoro, oltre che personale civile dell’ Asl na2 e una pattuglia dei Vigili Urbani di Giugliano.
Sono state fatte perquisizioni e controlli a diversi pregiudicati. Posti di blocco in diversi punti della città Controlli a diversi esercizi commerciali.
Inoltre Sono state elevate sanzioni amministrative e penali per lavoro nero, per irregolare gestione dei rifiuti, abusi edilizi e norme sulla sicurezza del lavoro.
Arrestato Davide Zambolin, 18enne domiciliato a Giugliano. In esecuzione all’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa il 18 aprile 2019 dal Tribunale per i Minorenni di Napoli, che aveva disposto la custodia in Istituto Penale in sostituzione del collocamento in comunità, a cui era sottoposto per il reato di rapina aggravata (artt. 628 c.p.). Il provvedimento scaturisce dalle continue condotte violente tenute dal 18enne presso citata comunità e refertate alla competente autorità giudiziaria dalla Stazione di Giugliano in Campania.
Stessa sorte per Pio Giuseppe Saulino, 21enne residente a Giugliano. Il giovane era destinatario dell’ordine di carcerazione della detenzione in collocamento in comunità emesso, il 5 aprile 2019, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Per i Minorenni di Napoli, dovendo Saulino espiare la pena residua di anni 1, mesi 3 e giorni 22 di reclusione, poiché riconosciuto colpevole dei reati di rapina aggravata in concorso e ricettazione (artt. 110, 628 e 648 c.p.), commessi, da minorenne, a Giugliano il 13 giugno 2016.
In manette Mario Saggese, 46enne residente a Giugliano in esecuzione all’ordine di espiazione di pena in detenzione domiciliare emesso, il 15 aprile 2019, dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, dovendo il medesimo espiare la pena residua di mesi 8 e giorni 1 di reclusione, poiché riconosciuto colpevole dei reati di ricettazione (art. 648 c.p.) e riciclaggio (art. 648 bis c.p.), commessi nei comuni di Sant’Antimo ed Arzano il 24 ottobre del 2015.
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