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giovedì, Marzo 28, 2024
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Paolo Calissano, un anno dopo il decesso arriva l’annuncio del fratello: “Si è suicidato”

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A un anno dalla scomparsa di Paolo Calissano, all’alba dell’archiviazione della Procura, suo fratello Roberto spiega la verità sulle ore che hanno preceduto il decesso. Paolo Calissano non viveva in un’atmosfera tranquilla, ogni suo tentativo di ritornare a lavorare lo riportava sempre all’episodio che ha dato il via al suo declino professionale.

Il crollo 

Paolo Calissano è stato un volto noto sia del piccolo che del grande schermo, la sua attività ha “brillato” particolarmente durante gli ultimi anni novanta, quando il suo talento lo vide protagonista di varie serie tv. Una carriera che prometteva grandi cose fino a quando lo spettro degli stupefacenti non peggiorò. Nei primi anni 2000 infatti morì nel suo appartamento di Genova un’amica a causa di un’overdose di cocaina. Calissano ha per anni frequentato delle comunità di recupero per disintossicarsi dal brutto vizio.

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Ma nonostante i suoi sforzi, come racconta il fratello, il mondo dello spettacolo pare non averlo mai “perdonato” o almeno questa pare fosse la sua percezione. Paolo Calissano pare infatti che vivesse in una condizione psicologica complessa, causata dai demoni del passato che non avevano intenzione di “abbandonarlo”. Motivo per cui il fratello Roberto all’archiviazione della Procura ha deciso di sottolineare la condizione psicologica del fratello prima della sua morte.

La “scelta” di Paolo Calissano

Le indagini hanno portato a dichiarare che Paolo sia deceduto: “non a causa di stupefacenti, ma per un’intossicazione da farmaci antidepressivi“. Il fratello, ad un anno dalla morte, annuncia la chiusura del caso con archiviazione e parla della telefonata pochi giorni prima del decesso. Pare che i due fratelli si siano parlati l’ultima volta il 19 dicembre, Paolo decederà il 29 dicembre. “Era giù. Non gli feci abbastanza domande, forse. Tutto rimase nella sfera del non detto” così il fratello Roberto racconta i fatti.

Paolo voleva una rinascita, come racconta il fratello: “aspirava al diritto all’oblio. Invece i motori di ricerca continuavano a risputare fuori quell’episodio legato al consumo di stupefacenti. Non riusciva a liberarsene. Lavorare era diventato impossibile. Perciò almeno oggi, dopo la sua morte, vorrei un’operazione verità nei suoi confronti“. “Quella sera accettò il rischio di morire, probabilmente” continua. Roberto Calissano con le parole sul fratello fa insomma sapere che quella notte Paolo aveva presagito il rischio di morire e, forse, lo aveva anche accettato dichiarando che il fratello si sarebbe quindi suicidato.

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