La peste suina africana è tornata a preoccupare la provincia di Salerno. Infatti la Regione Campania ha istituito una “zona rossa” tra il Cilento e il Vallo di Diano, dopo l’allarme scattato per il ritrovamento di carcasse di cinghiali selvatici contagiati dalla peste suina africana. A metà febbraio, da ricordare che i casi totali della malattia veterinaria accertati erano saliti a 333 nella zona rossa tra Piemonte e Liguria, dove l’emergenza è scoppiata nel dicembre 2021.
L’ORDINANZA DELLA REGIONE CAMPANIA SULLA PESTE SUINA
Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a seguito della conferma di casi di Peste Suina Africana accertati in carcasse di cinghiali rinvenuti nei Comuni di Sanza e Montesano sulla Marcellana, ha firmato l’ordinanza n. 1 del 26/05/2023, per l’istituzione della zona infetta nei Comuni di Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo.
I primi cinque animali erano stati ritrovati nei boschi di Cerreta Cognole nel comune di Montesano sulla Marcellana. Per questo motivo la Regione ha indicato i comuni che si trovano all’interno della zona rossa. Dunque sono 17 le aree nelle quali è scattata l’allerta e sono state introdotte delle restrizioni, soprattutto con un potenziamento dei controlli negli allevamenti.
DOVE SCATTA LA ZONA ROSSA
Si tratta dei comuni di Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo. A Sassano è stata annullata la tradizionale festa delle orchidee, in programma a inizio giugno, nonostante la peste suina africana non metta a rischio la vita dell’uomo.
