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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Guerra a Ponticelli, il diktat dei ‘Bodo’: cacciare tutti gli ‘XX’

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Una guerra nella guerra. E’ quella che si sta combattendo a Ponticelli dove oltre allo scontro atavico tra i De Micco e i De Luca Bossa-Minichini si è aggiunto un altro ‘tassello’, la faida, tutta interna ai Bodo con le tensioni con il sottogruppo De Martino (quello degli ‘XX’) culminate con l’uccisione di Carlo Esposito e dell’operaio Antimo Imperatore (leggi qui l’articolo). Tensioni e frizioni manifestate a suon di bombe e raid armati come quelle della scorsa notte quando in via Virginia Woolf una bomba ha fatto saltare in aria una Jeep Renegade, danneggiando altre due vetture parcheggiate nei paraggi. Dopo due ore un’altra esplosione in via Luca Pacioli: qui il commando, probabilmente percorrendo il sovrastante cavalcavia, ha lanciato un ordigno artigianale, danneggiando altre due macchine parcheggiate sulla strada (leggi qui l’articolo). Secondo gli uomini della squadra mobile dietro le bombe vi sarebbe la firma dei De Micco che con tali azioni avrebbero voluto rimarcare il loro ruolo predominante nel quartiere anche e soprattutto a discapito degli ex alleati De Martino che, forti della scarcerazione del ras Francesco De Martino (come anticipato nei giorni scorsi da Internapoli) avrebbe tentato di impossessarsi delle redini del sodalizio scatenando la reazione dei ‘Bodo’. Un’epurazione interna che, secondo alcune indiscrezioni filtrate in ambienti investigativi, avrebbe avuto già un’importante conseguenza con il diktat imposto dai De Micco finalizzato alla cacciata dal quartiere di tutti coloro considerati vicini agli ‘XX’.

Duplice omicidio a Ponticelli, il killer collabora con la Procura

Avrebbe già fatto parecchie rivelazioni Carlo Pipolo, il 37enne autoaccusatosi del duplice omicidio al Rione Fiat in cui hanno perso la vita Carlo Esposito e Antimo Imperatore. L’uomo, legato al clan De Micco-De Martino del quartiere di Ponticelli, si è presentato ieri mattina presso la Procura della Repubblica di Napoli per rendere dichiarazioni in merito alla sua responsabilità sul duplice omicidio, maturato nell’ambito di conflittualità interne al citato sodalizio criminale. Le indicazioni fornite da Pipolo hanno permesso il ritrovamento dell’arma molto verosimilmente utilizzata per il duplice omicidio.

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