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venerdì, Maggio 10, 2024
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Portato in carcere per una rapina in banca a Giugliano, ma era innocente: scarcerato

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Era stato arrestato per rapina in banca, Carlo Di Marino è stato scarcerato. Il giuglianese, classe 2004, era stato sottoposto a Decreto di Fermo del Pubblico Ministero di Napoli Nord, indagato per aver commesso una rapina consumata in banca a Giugliano (Credito Popolare di Via Aniello Palumbo) lo scorso 31 Maggio.

Difeso dall’avvocato Luigi Poziello, sin dal primo istante aveva deciso di rispondere alle domande del GIP, dichiarandosi innocente. Ciò nonostante, sia il GIP del Tribunale di Napoli Nord; che successivamente il Tribunale del Riesame di Napoli, lo avevano lasciato in carcere a Poggioreale.

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È stato necessario un secondo interrogatorio ed una consulenza video antropometrica per dimostrare l’estraneità di Carlo Di Marino alla rapina contestata, che si è visto aprire per sempre le porte del carcere di Poggioreale, dove da innocente è stato detenuto per 35 lunghissimi giorni.

Per la stessa rapina, fu sottoposto a decreto di Fermo anche Palma Nicola, giuglianese classe 2004, ma l’arresto non fu convalidato, disponendo la liberazione per tale causa (Palma però è rimasto in carcere per ulteriori 2 tentativi di rapina, commessi in Cesa e Capodrise).

Il fatto

Sottoposti a fermo di indiziato di delitto Palma Nicola del 2004, Di Marino Carlo del 2004 e Maione Antonio del 2003, dal NOR della Compagnia di Aversa, su disposizione del Pubblico Ministero presso il Tribunale di Napoli Nord Dott. Fabio Sozio. I tre indagati, tutti di Giugliano, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida del fermo.
Di Marino Carlo e Palma Nicola sono difesi di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello, mentre Maione Antonio dall’avvocato Pietro Cesaro.
Sono accusati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord che coordina le indagini di tre raid tra Capodrise, Cesa a e Giugliano. Il primo colpo è avvenuto il 9 maggio alle Poste di Capodrise: i tre provarono a fare irruzione in nell’ufficio, ma la dipendente li mise in fuga. Quattro giorni dopo tentarono il colpo ad una sala scommesse di Cesa ma i dipendenti si opposero alla rapina.
La settimana scorsa, invece, il colpo riuscì alla Banca di Credito Popolare di Giugliano: furono portatai via assegni e bancomat, oltre ad alcuni plichi. Potrebbero essere stati proprio alcuni passi falsi effettuati durante questo raid a portare i militari sulle loro tracce.

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