E’ all’esame del Consiglio dei ministri di oggi una norma contro i diplomifici.
“Deve partire già dal prossimo anno scolastico“, ha anticipato al Tg1 il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
“Vogliamo una scuola seria, una scuola dove i diplomi non si regalano, vogliamo una scuola che sia all’altezza delle straordinarie potenzialità dei nostri giovani: quindi – ha spiegato il ministro – con decreto legge la norma contro i diplomifici entrerà subito in vigore. Non sarà più possibile fare 4 anni in 1, è una misura che abbiamo fortemente voluto”.
Si prevede tra l’altro, a quanto si apprende, l’obbligo del registro elettronico; le commissioni di ammissione dovranno avere un presidente esterno; un ragazzo che vuole saltare un anno sarà esaminato da un docente esterno di scuola statale.
Fino a 6mila euro per superare l’esame di maturità, blitz contro il diplomificio anche nel Napoletano
Accordi da centinaia di migliaia di euro tra le scuole per l’ennesima rete “diplomificio“. 7 indagati per associazione a delinquere finalizzata al falso e alla corruzione a Bologna: falsificavano recupero anni scolastici per migliaia di euro, poi l’esame di maturità (regalato) in istituti in Campania e Marche. Il blitz è scattato nel settembre del 2024.
250mila euro tra gli istituti, 7 indagati: dove erano le “succursali”
Vendevano gli esami di maturità e anni di scuola superiore per ottenere il diploma. Una vera e propria fabbrica di diplomi è stata scoperta a Bologna, ma la rete di scuole si estende anche nel mezzogiorno. Precisamente, sono coinvolti istituti a Portici e Fermo, in Campania e nelle Marche. 7 gli indagati, l’accusa è associazione a delinquere.
La prassi del diplomificio, ricostruita dalle Fiamme Gialle, era ormai assodata: recupero anni in un istituto privato di Bologna e poi l’esame di maturità da sostenere, in modo chiaramente fasullo, in un altro istituto coinvolto nelle città sopracitate. Il giro d’affari vantava centinaia di migliaia d’euro. Solo per quanto riguarda gli accordi tra gli istituti coinvolti, il giro contava 250mila euro, cifra destinata sicuramente ad aumentare con il continuo delle indagini e delle perquisizioni.
L’impegno delle istituzioni contro i diplomifici
La Guardia di Finanza ha perquisito il diplomificio, che era situato sotto le due torri di Bologna. Sequestrati conti correnti e immobili. La cospicua somma di denaro assicurava la promozione agli studenti, alimentando in questo modo la popolarità della scuola. A far insospettire la Guardia di Finanza poi sono state le ingenti somme di denaro versate per l’iscrizione e le false attestazioni di sede/domicilio per sostenere gli esami fuori regione. L’indagine poi è partita in seguito all’esposto della famiglia di uno studente probabilmente non a conoscenza del modus operandi, che insospettito dalle lezioni fasulle e dagli spostamenti fuori regione, ha denunciato il tutto.