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sabato, Maggio 4, 2024
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Prostituta uccisa a Fuorigrotta, la Cassazione ‘salva’ ancora una volta Velluso

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Si dovrà tornare in appello. Per la quarta volta. Questa la decisione presa dalla Corte di Cassazione per Raffaele Velluso, il giovane finito alla sbarra per l’omicidio della prostituta Antonia Osaro, delitto avvenuto nel corso di un tentativo di rapina. Dopo due precedenti annullamenti stabiliti dalla Cassazione la Corte d’Assise d’Appello di Napoli nel giugno dello scorso anno aveva condannato Velluso a dieci anni di reclusione. Velluso si era visto giá riconoscere le attenuanti generiche ma nel corso del secondo appello non si era visto riconoscere il concorso anomalo, poi nuovamente riconosciuto dopo l’annullamento in Cassazione nel terzo pronunciamento. Ad avere la meglio, ancora una volta, le argomentazioni dei suoi legali, gli avvocati Leopoldo Perone e Antonio Rizzo, artefici di questo nuovo ‘successo’ in Cassazione per il loro assistito. Gli ermellini hanno dunque stabilito un nuovo annullamento, il terzo, e un nuovo giudizio d’appello, un vero e proprio record visto che si tornerà in secondo grado per la quarta volta.

Velluso era a processo per l’omicidio della giovane prostituta nigeriana uccisa nel maggio 2015 in via Terracina a Fuorigrotta per difendere un’amica che si era appartata insieme a tre ragazzi (uno dei quali assolto in primo grado). Per l’imputato Raffaele Velluso tre anni fa era arrivato il secondo stop al processo d’appello da parte della Suprema Corte. Dopo l’annullamento in Cassazione, e a fronte del precedente verdetto che lo aveva visto condannato a 15 anni di carcere, Velluso aveva ottenuto una condanna più lieve a soli 10 anni di reclusione grazie alla concessione delle attenuanti generiche. Il ricorso dei suoi legali (gli avvocati Leopoldo Perone e Antonio Rizzo) aveva così prodotto il nuovo annullamento con la Corte di Cassazione che aveva appunto fatto leva sull’ipotesi di concorso anomalo. La sera dell’omicidio la giovane nigeriana era appartata con un cliente in via Terracina a Fuorigrotta. Udì le grida della sua amica che era stata avvicinata da tre giovani della zona. I tre avevano chiesto sesso alla prostituta, lei aveva rifiutato impaurita dall’atteggiamento dei tre. A quel punto i giovani anziché desistere iniziarono a importunare la donna fino alla rapina, mirando alla sua borsa. Le sue urla attirarono l’attenzione della 23enne poi colpita mortalmente al petto con una coltellata.

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