Sono numerosi i piatti della cucina del Salento realizzati con ingredienti basici, per non dire poveri: la farina di semola di grano duro, il sale, l’acqua. È il caso, per esempio, dei minchiareddi, ma anche delle sagne torte ncannulate, preparate e condite con del sugo fresco e del basilico, su cui viene aggiunta della ricotta forte grattugiata per garantire un sapore più deciso. Da non perdere, poi, i ciciri e tria. Insomma, tante proposte differenti, e una grande varietà di condimenti, con la certezza di poter assaporare pietanze gustose. La cucina migliore è quella che è in grado di coniugare la semplicità dei prodotti con i sapori più decisi, in grado di raccontare la storia della terra da cui provengono.
Cosa mangiare in Salento
Se si decide di affittare una casa vacanze vicino alle Maldive del Salento per trascorrere le ferie in questo angolo di Puglia, insomma, si ha la possibilità non solo di godersi panorami unici, ma anche e soprattutto di entrare in contatto con sapori e profumi memorabili. Una proposta tipica è la frisa salentina, che viene considerata da molti la vera regina della tavola, soprattutto per le cene consumate in estate. Nella sua semplicità, con un filo di olio a condire, pochi pomodori e una spruzzata di origano e sale, è quanto di meglio si possa desiderare per mangiare in maniera sana e al tempo stesso gustosa.
Le altre specialità: fave e cicorie, le pittule, la puccia con le olive
Ma la lista delle specialità è decisamente lunga e completa: si possono menzionare, per esempio, la scurdijata, le fave con le cicorie, le pittule e la puccia con le olive. Per quel che riguarda la scurdijata, però, c’è un problema: riuscire a trovarla nei ristoranti è molto difficile: ormai la preparano solo poche massaie. È un peccato, perché si tratta di una delizia salutare e saporita, a base di pane raffermo, legumi e verdure: i pochi fortunati che hanno l’occasione di assaporarla la trovano irresistibile.
I sapori del mare: il polpo alla pignata, i ricci di mare, la scapece gallipolina
Il mare regala ingredienti fantastici. I ricci di mare, per esempio, possono essere gustati con o senza linguine, ma l’elenco di piatti tipici del Salento preparati con pesce locale fresco include anche la frittura di paranza e il polpo alla pignata: dei veri e propri evergreen. Vale la pena di provare, poi, la scapece gallipolina, che viene preparata in alcuni ristoranti ma soprattutto nei chioschetti: il sapore è peculiare e forte, come è normale che sia per una pietanza che è allo stesso tempo nobile e povero, realizzato con il pesce azzurro, lo zafferano, l’aceto e il pane. Si racconta che le origini di questo piatto siano molto antiche, addirittura millenarie, e debbano essere ricondotte all’esigenza di cercare di conservare per più tempo il cibo in un momento in cui il territorio del Salento doveva fare i conti con le incursioni e gli assedi compiuti dai nemici.
A pranzo o a cena, è sempre festa
Insomma, quando arriva il momento di pranzare o di cenare, in Salento è sempre una festa. Dopo una passeggiata tra i vicoli di un borgo, o dopo una nuotata nelle acque del mare salentino, i profumi locali sono irresistibili. E che dire dei dolci? Il protagonista in questo senso non può che essere il classico pasticciotto leccese, a base di pasta frolla e crema. Per fortuna lo si può trovare realmente dappertutto: in panetteria, in pasticceria o al bar. L’ideale è gustarlo subito dopo che è stato sfornato, ma in realtà è buono sempre. Sia nella sua versione tradizionale, sia in ognuna delle sue varianti: con la ricotta e il pistacchio, con la crema e l’amarena e con il cioccolato. Come dire: ci sono proposte per tutti i gusti e per tutti i formati.
Come si mangia il pasticciotto
Una curiosità: come si mangia il pasticciotto? Chiaramente sono i gusti personali a orientare qualunque decisione da questo punto di vista, ma ci sono alcuni suggerimenti che può essere utile tenere a mente. Per esempio, si può accompagnare questo dolce al tradizionale cappuccino, oppure al tipico caffè leccese corretto con il latte di mandorla. Non c’è niente di meglio, per iniziare la giornata, che una colazione salentina originare. Tuttavia, sia chiaro, il pasticciotto è buono sempre: a metà mattina per spezzare la fame, dopo pranzo come dessert, a merenda o dopo cena per premiarsi dopo una giornata lunga e faticosa. Quel che è certo è che chi ha intenzione di scoprire il Salento più autentico non può rinunciare alla possibilità di concedersi un tour tra le delizie gastronomiche locali.